L'idea della compartecipazione attiva dei cittadini l'aveva avuta, già tre anni fa, l'allora assessore alla Cultura Tonino Perna, che aveva anche fatto realizzare un salvadanaio di latta da tenere “disponibile” nei negozi del centro. Oggi, invece, la colletta cambia nome e si fa moderna, avverrà infatti col sistema del “crowdfunding”. Il progetto è di lanciare la raccolta sul web e così i messinesi saranno chiamati a contribuire economicamente alla realizzazione del cartellone di eventi collaterali alla festa della Vara e dei Giganti. L'assessore alla Cultura, Federico Alagna, che ha già riunito il Comitato, conta, entro questa settimana, di poter lanciare un bando per la manifestazione d'interesse che coinvolga non soltanto le associazioni e le aziende, ma anche i privati. Un atto pubblico che garantirà la trasparenza sia negli incassi che nelle spese e che scadrà il 20 luglio, termine utile per fare i conti in cassa e decidere il genere e la quantità di eventi che si potranno programmare. Il Comune, intanto, potrà contare su circa 30mila euro di fondi propri che serviranno per il montaggio della machina votiva e per mettere in sicurezza ed abbellire il percorso della processione, ma anche per rimettere “in forma” Mata e Grifone, prima della storica passeggiata per la quale servirà anche il supporto della Città metropolitana che fornisce ogni anno i mezzi di trasporto. A questo proposito, il presidente della III circoscrizione, Lino Cucè, ha sollecitato l'amministratore a promuovere un incontro finalizzato a rilanciare la tradizione di far accompagnare i Giganti dalla musica e dalle danze dei gruppi folklorostici peloritani e ad organizzare alcuni eventi all'interno di Villa Dante. Positiva la risposta dell'assessore Alagna che, dopo il successo del LovMe Fest di poco più di una settimana fa, in collaborazione con gli stessi organizzatori vuole riproporre delle iniziative con la medesima formula che è piaciuta. Per quanto riguarda la secolare processione, il componente della giunta, ha intenzione di condividere con il prefetto, la dottoressa Francesca Ferrandino, la rielaborazione del registro dei tiratori, per impedire che vi partecipino persone legate alla criminalità. Resta sempre di scottante attualità, infatti, la lettera al sindaco Accorinti dell’ex prefetto, Stefano Trotta, il quale sottolineò il «delicato ruolo sociale e religioso che i timonieri e i capicorda rivestono nella tradizionale processione ferragostana». Trotta quindi stigmatizzò il fatto che «compiti di così spiccata visibilità mediatica e di indubbia ostentazione di governo della machina votiva, fossero affidati a simili soggetti».