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Messina, conto alla rovescia

Messina volta pagina: è il gran giorno di Proto

Martedì al comune sarà ancora una volta verificata la fattibilità del progetto Celeste, l'impianto in cui il Messina vuole giocare la prossima stagione. Si entrerà nei dettagli tecnici, strutturali ed economici. A dare parere favorevole alla riqualificazione dell'impianto dovrebbero essere, oltre alla giunta, un paio di commissioni. Per quanto riguarda la concessione, scartata alla nascita quella trentennale, si punterà su una via di mezzo, 15-20 anni, in modo che il mutuo da accendere al credito sportivo possa essere spalmato in un arco tempo ragionevole. Sostanzialmente legata al Celeste va avanti la campagna abbonamenti. Più di 600 le sottoscrizioni, se vogliamo un numero anche alto in mancanza di certezze. Per raggiungere, ma anche solo avvicinarsi a quota 4000, quella auspicata dal presidente Proto, ci vorranno altri input e di questo ne è consapevole anche la società che nel frattempo sta lavorando all'iscrizione al prossimo torneo di Legapro. Non trapela nulla, nè in un senso nè nell'altro, ma tra due settimane il Messina potrebbe finalmente avere tutte le carte in regola. Lo scoglio è rappresentato dal pagamento di cinque mensilità e relativi contributi più altri oneri. Limando qua e là il sodalizio peloritano dovrebbe riuscire nell'impresa, specie se saranno definiti gli accordi con un paio di sponsor, uno dei quali locale e già vicino al club peloritano.
Solo dopo aver sistemato tutti questi aspetti, si lavorerà a quello tecnico con la scelta dell'allenatore che sostituirà Cristiano Lucarelli. Non ci sono favoriti, né sono già state effettuate scelte. E su questo punto il direttore sportivo Marcello Pitino è stato abbastanza chiaro.
Ma in realtà chi potrebbe sedere sulla panchina peloritana? Il sogno è Gaetano Auteri e non è un mistero. L'allenatore di Floridia è nel cuore dei massimi dirigenti giallorossi che con lui hanno condiviso in passato pagine di calcio molto importanti all'Atletico Catania. Ma in questi casi il sentimento da solo potrebbe non bastare. Ci sono anche altri profili che saranno valutati quando il rischio della mancata iscrizione sarà definitivamente svanito. Nella lista potrebbero finire giovani in cerca di rilancio dopo qualche esperienza non troppo felice ma non solo, da Luca D'Angelo a Pippo Pancaro fino al messinese Antonio Venuto. Senza contare su tutti quelli che, in un modo e nell'altro in tutti questi anni, hanno lavorato alle dipendenze o sono venuti in contatto con il presidente Franco Proto e con gli uomini del suo entourage.

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