Alla fine la Fiera si farà. In un modo o nell'altro. Senza le bancarelle o con le bancarelle che possono non piacere ma che tutti guardano, con iniziative culturali o gastronomiche, comunque qualcosa nella cittadella ci sarà a luglio ad agosto. Non è un passo indietro quello dell'Autorità portuale ma la presa di coscienza che sarebbe un peccato negarsi uno spazio come quello, così centrale nell'estate dei messinesi.
Il muro contro muro fra Autorità portuale e Comune sulla gestione della fiera ha come nucleo la diatriba sulla titolarità dell'area. Palazzo Zanca voleva una doppia firma sul bando per la concessione perché ritiene che la fiera sia del Comune, L'Authority, risponde picche, forte di una decisione della direzione marittima di catania che respinge il ricorso dell'amministrazione comunale.
Però, alla fine dei conti, quanto può importare alla famigliola messinese tipo, di chi sia quell'area e chi vincerà una battaglia legale che dura da due anni?. Interessa stare fra amici, far due passi e godersi la brezza dello stretto in Fiera. Non interessa loro finire ostaggio delle questioni amministrative fra uffici. Vuole andare in fiera, anche solo per ricordare la campionaria che non c'è più e portare a casa il solito testo romagnolo, lo straccio pulisci tutto, o l'aggeggio che taglia le verdure in un battibaleno.
Poi ci sono quelli che da quell'area si aspettano di più. Concerti, spazi di cultura, di riflessione, come li vorrebbe in maniera esclusiva l'Amministrazione comunale. E perchè come l'anno scorso le due proposte non possono stare insieme? Perchè o l'una cosa o l'altra senza arrivare ad una sintesi che garantirebbe a quel povero concessionario di poter recuperare i soldi che servono per pagare le spese, piuttosto alte.
Ed allora in quest'ottica è possibile immaginare che comunque qualcosa accadrà. Nino De Simone specifica che non sarà più possibile fare una concessione ma solo una autorizzazione, magari di un mese. Non solo per pochissimi giorni come detto ieri. Dall'altro lato, l'assessore Alagna, sembra pronto a scendere a patti, per riportare sui binari della normalità un rapporto deteriorato
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