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Calatabiano, verso i lavori

Acqua, iniziati i lavori a Calatabiano

Finalmente si intravede la fine del tunnel. Sembra concreta la possibilità che i lavori, almeno quelli a Calatabiano, possano iniziare e soprattutto finire, prima dell'arrivo della stagione delle piogge. E' andata bene lo scorso autunno-inverno ma abusare della buona sorte potrebbe diventare rischioso. La rete idrica di una città di quasi 240 mila abitanti è rifornita in gran parte dall'acquedotto Fiumefreddo che, da poco più di un anno e mezzo, sulle colline che sovrastano in centro etneo, transita per circa 250 metri mediante un by pass. Dopo la rottura causata da una frana, i quattro tubi in kevlar e polietilene avrebbero dovuto tamponare la fase emergenziale per pochi mesi ed invece, se tutto andrà bene, si rischia di sfiorare i due anni. Sembrano in dirittura d'arrivo le opere di consolidamento della collina da parte della protezione civile regionale. Tra la fine di luglio ed i primi di agosto, potrebbero quindi entrare in azione le maestranze della ditta aggiudicataria dell'appalto per la sostituzione della condotta da un metro di diametro. Negli uffici dell'Amam, aperte le 140 buste pervenute per un appalto da circa 150 mila euro. Una cifra riferita solo alla posa, mentre per la fornitura dei materiali, l'ente di viale Giostra si era mosso per tempo, un anno fa, acquistando circa 500 metri di condotta sufficienti sia per ripristinare il tratto di Calatabiano, sia per sostituire quello di Forza d'Agrò. Ed è qui che si registra il pericolo maggiore malgrado gli interventi tampone eseguiti a partire dal gennaio dello scorso anno. A 16 mesi di distanza, con i progetti esecutivi e cantierabili ed i materiali già acquistati, si registra un nulla di fatto per il silenzio assoluto da parte della regione sul finanziamento dell'opera. E quel che è ancora peggio, senza che sia stata ripristinata la condotta Alcantara interrotta ad Alì da oltre 6 anni. Che servirebbe ad alleviare i disagi in casi come quelli che nell'ottobre scorso misero in ginocchio la città, ma anche per incrementare la portata quando, in periodi come questi, diminuisce rendendo inevitabile l'accorciamento della distribuzione. Ma fin quando, bene o male, l'acqua continua a scorrere nei rubinetti, nessuno sembra preoccuparsi di un problema serissimo che, se dovesse manifestarsi, i messinesi, questa volta, farebbero davvero fatica a dimenticarne le conseguenze.

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