Con quasi 24 ore di ritardo è arrivato lo sblocco amministrativo delle autorizzazioni per riaprire le discariche della Sicilia. L'accordo con il Ministero dell''Ambiente è arrivato oltre il tempo limite e anche se il governatore Crocetta e l'assessore Contrafatto non vogliono sentire parlare di crisi rifiuti, nei fatti, in città come Messina il problema c'è e ci sarà.
Vero è che gli impianti sono stati autorizzati a riaprire, ma è altrettanto vero che i cancelli sono rimasti chiusi fino a stamattina e che ora se ne riparlerà stanotte.
In pratica, non c'è stata raccolta stamattina se non per alcune zone del centro. Gli 11 compattatori carichi di immondizia e che ieri sono rimasti 10 ore nel parcheggio dell'Ikea in attesa che si sbloccasse la situazione, sono partiti stamattina alle 7,30.
Stanotte riprenderà la raccolta e le tute arancioni avranno a che fare con cassonetti stracolmi e purtroppo le solite discariche attorno alle postazioni.
“Ci vorranno 15 giorni per uscire defitivamente da quest'altra crisi” ha confermato oggi il direttore tecnico di Messinambiente Roberto Lisi che poi lancia una soluzione estemporanea. “Certo se oggi non si buttasse la spazzatura, tutto si risolverebbe in molto meno tempo”.
Però nel gioco dei tre prefestivi, giusto oggi era il giorno indicato per liberarsi della spazzatura e magari un'uscita pubblica dell'amministrazione sarebbe stata utile per sensibilizzare una cittadinanza a cui troppe volte è stato chiesto di turarsi il naso, sia concretamente che metaforicamente.
Stamattina la situazione al centro era tollerabile, ma in periferia era l'esatto contrario. La raccolta non avviene da due giorni e le conseguenze da domani potrebbero essere gravi.
Vuoi gli straordinari per il Giro d'Italia, vuoi i guasti ai mezzi, vuoi lo stop della Messina Servizi , vuoi il mancato rinnovo delle ordinanze, ci sono sempre scuse da accampare per giustificare una città sporca ed un servizio che non decolla.