Cgil: " Il Consiglio collabori"

Il consiglio ha deciso di non sfiduciare il sindaco, quindi adesso deve anche consentirgli di lavorare. E' la sintesi del pensiero della CGIL di Messina, il cui segretario generale, Giovanni Mastroeni, ritiene che, nel rispetto delle regole democratiche, scaturite dal voto negativo del Consiglio sulla decadenza del primo cittadino, quest'ultimo adesso abbia il diritto dovere di portare a compimento il proprio programma, e l'aula di svolgere il proprio ruolo di indirizzo e di controllo su tutti gli atti amministrativi.  Invece- prosegue Mastroeni- si è creato un clima di forti tensioni che non servono né alla politica né agli interessi dei messinesi e la prova di tale drammatica situazione è quanto accaduto sull'affidamento del servizio rifiuti alla nuova società “Messina servizi bene comune”. Secondo il sindacalista non ci sono dubbi: se entro il 30 giugno non vi sarà tale affidamento, vista la scadenza della proroga a Messinambiente, i 600 dipendenti, ma anche la città, vivranno un'emergenza occupazionale e igienico-sanitaria senza precedenti. Per Mastroeni l'assenza della maggioranza dei consiglieri comunali, per ben cinque volte, rappresenta il clima di paralisi amministrativa che rischia di bloccare la città. Concetto questo che diventa elemento fondante di una nota- denuncia, mandata al prefetto Francesca Ferrandino, in cui, con il segretario della Fp CGIL, Clara Crocè, il sindacalista si dice preoccupato dal fatto che le continue assenze dei consiglieri interrompano o turbino la regolarità dell'erogazione dei servizi pubblici essenziali. Al rappresentante del Governo si chiede quindi l'attivazione delle procedure di conciliazione e raffreddamento e si proclama lo stato di agitazione dei lavoratori. Per Mastroeni non è più rinviabile l'avvio di una fase di concertazione e progettualità che metta attorno allo stesso tavolo istituzioni, politici, sindacati e Università, e ribadisce che, con la Cisl e con la Uil, manterrà costante il proprio ruolo di presenza e di denuncia.