Quella di Nibali è la prima vittoria di tappa di un italiano in questa edizione del Giro d'Italia. Tom Dumoulin, pur fra mille sofferenze, ha difeso la maglia rosa, che indossa dal 16 maggio scorso, giorno della cronometro del 'Sagrantino'. L'olandese, oggi penalizzato da problemi intestinali, è riuscito a limitare il distacco dai rivali che lo hanno preceduto all'arrivo di Bormio, dove si è conclusa la 16/a tappa, partita da Rovetta (Bergamo).
Alle spalle di Nibali e Landa si è piazzato Nairo Quintana, staccato di 12", e terzo al traguardo di Bormio; poi Domenico Pozzovivo, quarto, a 24"; il russo Ilnur Zakarin, quinto, a 34"; sesto Davide Formolo, a 1'26". Decimo il francese Thibaut Pinot, a 1'35" da Nibali. L'olandese Tom Dumoulin, che adesso ha un vantaggio di 31" su Quintana e di 1'12" su Nibali, terzo nella generale, è giunto a 2'17" dal siciliano della Bahrain-Merida.
"Con Quintana mi sono complimentato, ha fatto una grande gara, è un grande corridore, abbiamo fatto una bellissima tappa. Nella fase finale ho spinto tanto in discesa, come se facessi una volata in ogni curva. Era difficile anche la volata finale, ho aggirato Landa all'interno e ce l'ho fatta. Alla prima vittoria italiana non ci pensavo". Così Vincenzo Nibali, dopo il trionfale arrivo a Bormio, che gli è valso il successo nella tappa dello Stelvio e del Mortirolo.
"Ho perso tanto tempo, è stato terribile. Sono arrabbiato, perché non capisco il comportamento dei miei diretti avversari: hanno detto che volevano andare a prendere il mio connazionale Kruijswijk, invece hanno attaccato. E' come se mi avessero tradito. Io mi ero comportato diversamente rispetto a loro quando Quintana è caduto nella discesa verso Bergamo. Cosa mi aspettavo? Niente". Tom Dumoulin polemizza dopo l'arrivo della tappa regina del 100/o Giro d'Italia, vinta da Vincenzo Nibali, durante la quale ha accusato un problema intestinale ed è stato costretto a fermarsi, facendosi straccare. (ANSA).
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