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Movida violenta, giovane picchiato

Movida violenta, giovane picchiato

Una fila per il bagno non rispettata in un locale della movida, una di quelle piccole prepotenze che spesso inducono chi la subisce a girarsi dall’altro lato, per evitare maggiori fastidi. Ma qualche volta l’abitudine alla buona educazione o l’istinto inducono a protestare, a prendere le difese di chi è umiliato. Per questo, e anche per molto meno, oggi si può essere pestati selvaggiamente da un piccolo branco, e rischiare di morire la sera di festa.

Un giovane di 29 anni è stato aggredito e gravemente ferito da più persone nella notte tra sabato e domenica, in prossimità di un ritrovo della via Garibaldi. I suoi aggressori lo hanno gettato a terra e colpito con calci e pugni anche alla testa, riducendolo in gravi condizioni, e procurandogli diverse fratture: dopo il pestaggio si sono dati alla fuga prima che accorressero le forze dell’ordine, in particolare le volanti che nella notte del week end pattugliavano il centro e le aree della movida. Il gravissimo episodio ha suscitato sgomento in quanti vi hanno assistito sia pure confusamente oppure, appena accorsi, hanno visto le drammatiche conseguenze del pestaggio, quel giovane sanguinante e in condizioni pietose, picchiato così selvaggiamente da poter essere ucciso.

Fortunatamente le condizioni del ventinovenne, trasportato al Policlinico da un’ambulanza del 118 e ricoverato nella clinica maxillofacciale, condizioni che all’inizio apparivano molto gravi in conseguenza del trauma cranico, si sono rivelate un po’ meno drammatiche, non rendendosi necessari, al momento, delicati interventi. Ma resta una grave prognosi riservata con diverse fratture al massiccio facciale e con la rottura di diverse costole.

Ma vediamo di ricostruire un po’ meglio alcuni contorni del vile pestaggio, sul quale indagano senza soste sia la Squadra mobile coordinata dal dirigente Franco Oliveri che la sezione Volanti diretta da Simone Scalzo. Intorno alle 2 di notte si sarebbe verificata nel locale, in prossimità dei bagni, quella piccola prepotenza, lo scavalcamento della fila, che sarebbe all’origine di tutto. Ad esserne vittima un amico del giovane che avrebbe preso le sue difese scatenando la reazione verbale di una sola persona all’interno del locale e poi quella violenta di più soggetti legati al “prepotente” che si trovavano all’esterno del ritrovo.

Diversi passanti ed esercenti sono stati ascoltati dagli investigatori alla ricerca del minimo indizio per risalire all’identità degli aggressori. Sono state rapidamente acquisite tutte le immagini raccolte dalle telecamere d’un’ampia zona, via Garibaldi e non solo. Proprio i filmati potrebbero fornire agli investigatori un particolare utile per identificare i colpevoli.

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