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Rifiuti a Messina: la foto è di ieri, di oggi, di sempre

Rifiuti a Messina: la foto è di ieri, di oggi, di sempre

Una stanza, in uno dei corridoi più “periferici” di Palazzo Zanca, che ha sulla porta un foglio stampato dove si legge “MessinaServizi Bene Comune”. Un paio di sedie, una scrivania, un porta carte, nemmeno un pc. «Allo stato attuale – lamenta Beniamino Ginatempo, amministratore unico della neonata società – la MessinaServizi è tutta qui e ogni giorno di ritardo nell'approvazione della delibera di affidamento del servizio è un potenziale giorno in più di spazzatura sulle strade della città».

Va via sconsolato Ginatempo dall'ennesima seduta del consiglio comunale convocata sull'argomento e conclusa con un altro rinvio. Ufficialmente perchè mancavano ancora i pareri su alcuni degli emendamenti (saliti ieri a 28) presentati dai consiglieri alla delibera, anche se, tra gli scranni, c'era il sentore che il numero legale potesse venir meno da un momento all'altro.

La sessione è iniziata con alcune “cartoline da Messina”, fotografie che ritraevano spazi panoramici della città sovrastati da cumuli di immondizia, immagini che il consigliere Giuseppe Santalco ha voluto portare sotto gli occhi dell'assessore all'Ambiente Daniele Ialacqua, chiedendo lumi anche sulla possibilità che la costituita MessinaServizi Bene Comune paghi un “prezzo più alto” per i salari dei dipendenti con il passaggio del personale in forza all'Ato3.

«Preferisco non smentire l'asino che vola»: ha risposto piccato Ialacqua, sollecitando invece l'avvio della votazione degli emendamenti. Oltre ai due già esitati nella precedente seduta, ieri, in tutto, ne sono stati approvati poco più di una decina, proposti dai consiglieri Gaetano Gennaro e Claudio Cardile e, in prevalenza, volti a «semplificare e snellire l'atto» hanno precisato i due.

I lavori si sono arenati poco dopo l'accoglimento di un emendamento di natura modificativa che autorizza la possibilità di risoluzione del contratto con la società per gravi interruzioni del servizio di raccolta, senza il bisogno che siano reiterate.

Si dovrà, dunque, attendere la prossima seduta per completare i pareri sugli altri emendamenti che, vista anche la perdurante assenza per malattia del dirigente all'Ambiente Natale Castronovo, sono stati sin ora apposti dal collega alle Partecipate Antonio Amato e dal segretario-dirittore-dirigente Antonio Le Donne. I tempi potrebbero allungarsi ancora, anche perchè l'approvazione della delibera di affidamento non è di certo l'ultimo scoglio.

Per l'entrata in servizio della nuova società sarà infatti necessario innanzitutto il passaggio del personale e dei mezzi dell'Ato, assieme a una dotazione prevista di 300 mila euro (a meno di modifiche all'interno delibera di affidamento).

Completati questi passaggi la MessinaServizi Bene Comune dovrà poi inoltrare una richiesta alla Camera di Commercio di Palermo per ottenere l'iscrizione all'albo delle imprese che gestiscono rifiuti. Solo dopo questo step l'attività potrà davvero mettersi in moto. E se non si approva il contratto di servizio, i tempi rischiano di dilatarsi sempre più, con conseguenze disastrose sulla città.

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