«Vi prego non buttate il corpicino nella spazzatura».
Sono queste le parole che tra il dolore e le lacrime una donna di 62 anni ha pronunciato ieri, rivolta a chi le dava aiuto, dopo che un’auto l’aveva investita procurandole vaste ferite a una gamba ed uccidendo sul colpo la sua amata cagnetta. Una yorkshire cui F. Z. era legatissima, di quei legami indissolubili che si creano tra uomini e animali e che solo chi per anni ha amato un cane o un gatto comprende fino in fondo.
L’incidente si è verificato poco dopo le otto e quaranta del mattino in viale Giostra basso, più precisamente lungo il controviale di destra, poco più a monte di una nota di ditta specializzata in accessori per l’illuminazione. Non è chiara la dinamica che ha fatto sì che il conducente di un’Audi “A4”, un uomo di 48 anni, centrasse la donna e il suo cane, forse durante una manovra per il parcheggio dell’auto. Certo è che la scena è stata angosciante per tutti i presenti, con la cagnetta morta sul colpo per il terribile impatto alla testa e la sua padrona fortemente traumatizzata e sanguinante a una gamba. La sessantaduenne, impiegata della Questura, s’è subito resa conto della tragica sorte toccata alla sua yorkshire e a lei ha rivolto i suoi pensieri, dinnanzi ai diversi passanti che cercavano di rincuorarla e di prestarle i primi soccorsi, tra i più angosciati e sotto choc, lo stesso automobilista che l’aveva investita.
La sua drammatica, tenera invocazione di non considerare il piccolo cane alla stregua di un rifiuto da portar via, tipica di chi vede morire il suo animale e vorrebbe dargli sepoltura in un apposito cimitero, è stata amorevolmente accolta da un parente della donna, sopraggiunto con un’apposita cassettina per poter adempiere al pietoso ufficio. Un passante ha tolto dal corpicino del cane, rimasto sotto lo pneumatico, il suo collarino rosa per restituirlo alla proprietaria.
Nel frattempo la sessantaduenne è stata trasportata al Pronto soccorso del Policlinico e da lì trasferita in Chirurgia vascolare in considerazione delle vaste ferite riportate lungo l’«albero vascolare» e di diverse ossa della gamba nel violento impatto sulla carreggiata. Fortunatamente, con il passare delle ore, le sue condizioni si sono rivelate meno gravi di quanto si temeva: la donna dovrebbe guarire in una decina di giorni o poco più, rassicurano dal Policlinico.
La cagnetta yorkshire, purtroppo, non le farà più compagnia ma le resterà per sempre vicina, dentro al suo cuore.
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