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Via Sant’Agostino, si rischia il caos

Via Sant’Agostino, si rischia il caos

Procedono a buon ritmo i lavori in via Sant’Agostino, dove lo scorso weekend si è aperta una voragine nel bel mezzo della strada. Anche ieri, una squadra inviata sul posto dall’Amam all’opera per venire a capo del problema e riaprire, nel più breve tempo possibile, il tratto interdetto alla circolazione veicolare.

Da venerdì è off-limits la porzione tra le vie Oratorio della pace e XXIV Maggio. Proprio oggi vi sarà un importante banco di prova per la viabilità: torneranno a lezione gli alunni dei Licei “Seguenza”, che si trova a pochi passi dall’area transennata, e “La Farina”. Di conseguenza, potrebbero esserci ripercussioni sul traffico. Ecco perché è fondamentale chiudere il cantiere quanto prima. Il guasto, comunque, è stato già localizzato dalle maestranze della ditta che sta intervenendo in via Sant’Agostino. Risulta danneggiato un tubo in cui scorrono liquidi fognari, la cui fuoriuscita ha determinato l’effetto “sifonamento”. Il terrapieno è stato inghiottito ed è franato. Rimasti in piedi solo la soletta e lo strato bituminoso, al di sotto del quale, quindi, vi era il vuoto. La polizia municipale, su disposizione di Palazzo Zanca, ha chiuso una vasta area e qui la ditta ha effettuato scavi per una decina di metri.

È stato verificato che quella più vicina alla strada era una condotta del gas. Di conseguenza, le pale meccaniche hanno lavorato in profondità, alla ricerca del punto critico. Operazione successiva, l’innesto di un tubo nuovo al posto di quello in cui si è aperta una falla. Il cronoprogramma degli interventi prevede poi il riempimento della zona in questione con terra e materiale detritrico, il rifacimento della soletta e la posa dell’asfalto. «Venerdì prossimo sarà fruibile una corsia di marcia, mentre lunedì riapertura totale del percorso», ha detto il dg di Amam Claudio Cipollini.

Quanto accaduto in questa via si è già verificato altrove, a dimostrazione di quanto sia vetusta la rete idrica che attraversa il sottosuolo. Poiché è impensabile rifarla di sana pianta (sarebbero necessari fior di quattrini di cui, manco a dirlo, non vi è disponibilità), bisogna accontentarsi di azioni-tampone e a macchia di leopardo.

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