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Quel “miracolo” della buona sanità che ha ridato la vita a un ragazzino

Quel “miracolo” della buona sanità che ha ridato la vita a un ragazzino

Se è vero che le notizie di presunta o vera malasanità sono all’ordine del giorno, è altrettanto vero che tantissimi sono i casi in cui i medici riescono a compiere miracoli, salvando tante vite umane. Di questo però si parla poco perché, come si dice in gergo giornalistico, il fatto “non fa notizia”.

Eppure è bene ogni tanto ricordare quei medici che, grazie all’amore per il proprio lavoro, strappano alla morte molte vite. È questo il caso del piccolo Sergio, un ragazzino messinese di 10 anni, che esattamente un anno fa, era il 14 maggio 2016, grazie ad un delicatissimo intervento al cervello, è tornato a vivere. Sergio quella notte, viene colpito da un’emorragia al cervelletto a causa di una malformazione vascolare congenita ed entra in coma. I genitori chiamano subito il 118 e il piccolo viene portato al pronto soccorso del Policlinico universitario di Messina e da lì al reparto di neurochirurgia. La situazione si presenta subito molto critica, il piccolo rischia di morire o nel migliore dei casi di avere conseguenze serie. I medici predispongono subito un intervento urgente, effettuato nella notte dai professori Francesco Tomasello, Antonino Germanò e Alfredo Conti. L’intervento riesce alla perfezione, i medici rimuovono l’emorragia e la malformazione vascolare e Sergio, dopo 24 ore di neuroprotezione, piano piano recupera. Dopo 20 giorni, in un’angiografia cerebrale viene riscontrata una seconda lesione e i medici decidono di intervenire nuovamente e risolvere anche quest’ulteriore problema. Da allora la vita di Sergio è in continua e costante ripresa. Oggi è un bellissimo ragazzino, vispo, intelligente, socievole e dinamico. L’esperienza vissuta lo ha segnato sicuramente ma non ha compromesso la sua voglia di vivere e di fare tutto quello che faceva prima grazie anche alla dedizione e all’amore dei genitori Angela e Giovanni e dell’intera famiglia che gli stanno sempre accanto. Entrambi gli interventi sono riusciti perfettamente, nonostante il quadro clinico fosse drammatico e con poche possibilità di un esito positivo. «Se si ottengono risultati come quelli del piccolo Sergio – ci tiene a specificare il prof. Germanò – il merito è dell’intera “squadra”. Il nostro è un gruppo che lavora con abnegazione e in totale sinergia, lo spirito collaborativo è il motore che fa funzionare tutta l’equipe». La neurochirurgia del Policlinico non è nuova a “miracoli” come questo, altri casi simili hanno avuto lo stesso esito.

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