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"Sostituzione Cama-Le Donne illegittima"

Palazzo Zanca

“Vorrei capire la ratio di una scelta che non sembra possa essere intesa come migliorativa delle varie performances dirigenziali.” A chiedere spiegazioni sull’incarico temporaneo di Dirigente del Dipartimento del servizio Finanziario e di Capo Area Finanziaria al Segretario-direttore Antonio Le Donne, la presidente del consiglio comunale Emilia Barrile. “Una scelta- secondo la responsabile dell'aula- che appesantisce notevolmente il carico di lavoro di Le Donne e che potrebbe mettere seriamente a repentaglio l’attività amministrativa del Comune di Messina.” Per la presidente è importante che questa figura venga individuata immediatamente in house per lasciare che il delicatissimo ed imponente incarico del SGDG sia ulteriormente appesantito e danneggiato da un surplus di compiti. Secondo Giuseppe Trischitta, capogruppo di Forza Italia: “questa scelta sarebbe stata dettata dal fatto che l'ex ragioniere generale, Antonino Cama, non avrebbe espresso pareri favorevoli su alcuni atti o avrebbe preso tempo per approfondirli meglio, e ciò avrebbe rallentato l'azione amministrativa”. Per Trischitta quindi “sarebbe stato così trovato il capro espiatorio per i ritardi della giunta che, anche questa volta, avrebbe dimostrato di non essere in grado di gestire il Comune”. Secondo l'ex presidente del Collegio dei revisori dei conti, Dario Zaccone, si tratta di un atto illegittimo e lo spiega attraverso una sentenza del 2012 del Tar Campania che recita: “Al segretario comunale non sono affidati compiti di amministrazione attiva”. Lo spiega anche l'avvocato Antonella Russo, capogruppo del Pd: “Il segretario comunale non può essere garante della regolarità degli atti dei dirigenti e contemporaneamente dirigente”. Secondo la consigliera, inoltre, il segretario Le Donne, perlomeno dal curriculum vitae pubblico, non avrebbe neanche un briciolo di competenze di natura economico-finanziaria e l'incompatibilità dei suoi incarichi rischia di inficiare tutti i prossimi atti amministrativi del Comune di Messina, rendendoli nulli. “La responsabilità, in questo caso- conclude la capogruppo del Pd, sarà soltanto del sindaco Accorinti”.

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