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Raid vandalico nella scuola “Castronovo”

Raid vandalico nella scuola “Castronovo”

Non conoscono sosta le incursioni nelle scuole cittadine. Dopo la “Francesco Saccà” di San Michele e la “Salvo D’Acquisto” del villaggio Unrra tocca alla “Ettore Castronovo” leccarsi le ferite.

Nell’edificio di Bordonaro piove sul bagnato: incivili si sono introdotti nei locali forse spinti dal fatto che è chiuso già da alcuni mesi (e inevitabilmente abbandonato a un destino incerto). Tangibili i segni della devastazione: un infisso danneggiato, la serranda di una finestra scardinata, manichette antincendio azionate, armadietti messi a soqquadro. Adesso la scuola assomiglia più a un campo di battaglia. «Per fortuna la stanza adibita ad archivio non è stata aperta – dice sconsolata la preside Grazia Patanè –. Ma tutti gli armadi dei corridoi sono stati forzati. Mi ha avvisato un consigliere della terza Circoscrizione, che sabato sera aveva notato le luci della scuola accese. Poi, ho effettuato un sopralluogo con la polizia. È uno scempio».

Secondo una prima ricostruzione, alcuni sconosciuti hanno forzato una finestra ubicata al pianoterra. Quindi, hanno rotto i vetri di una finestra e hanno fatto irruzione nell’edificio. A quel punto, si sono sfogati contro tutto quello che avevano di fronte. La loro attenzione si è concentrata sugli estintori, il cui contenuto è stato svuotato sui muri e in terra. Successivamente, hanno preso di mira gli armadietti dei corridoi, contenenti materiale didattico e documenti. L’azione vandalica non si è limitata a questo: gli incivili hanno pure scardinato una serranda. All’arrivo delle forze dell’ordine e della preside erano visibili solamente gli effetti del raid.

La lista delle scorribande negli istituti scolastici si allunga in maniera preoccupante. Come si ricorderà, alla fine dello scorso mese, alcuni ladri hanno “visitato” la “Salvo D’Acquisto”, da cui hanno razziato materiale informatico di valore. Si sono portati a casa sei videoproiettori e numerosi personal computer sistemati nelle aule multimediali. Hanno approfittato della chiusura del plesso e hanno agito in orario notturno. Indisturbati, hanno danneggiato delle grate poste a protezione delle finestre. Quindi, è stato un gioco da ragazzi introdursi nei locali e scegliere con cura cosa asportare. Il valore della merce stimato in alcune migliaia di euro. Una scena già vista: circa un mese prima, a San Michele, persone ancora senza nome e senza volto si erano impossessate del materiale informatico. Impossibilitati a varcare la soglia degli spazi in cui si trovavano personal computer e altre attrezzature, chiusi a chiave, si erano accontentati di un videoproiettore e di una macchinetta del caffè della scuola “Francesco Saccà”.

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