Spunta l'ipotesi del drone per il monitoraggio delle spiagge cittadine. La possibilità è stata valutata durante la conferenza dei servizi convocata nei giorni scorsi dall'assessore all'Ambiente, Daniele Ialacqua, per fare il punto sugli imminenti lavori di pulizia degli arenili. Il dispositivo volante potrebbe essere messo a disposizione del Comune dall'Università di Messina, che lo utilizza già per uno studio geomorfologico del litorale e quindi, allo stesso tempo, realizzerebbe una mappa più dettagliata dei siti da bonificare. Nei prossimi giorni l'idea sarà approfondita e si deciderà, valutando anche i costi, se e come concretizzarla. Nel frattempo, l’Ato3 ha suddiviso in sei tratti l'area su cui sarà avviato l'intervento straordinario di pulizia e in cui si procederà con mezzi meccanici, ma anche con semplici pale e rastrelli, laddove l'arenile non sia sufficientemente ampio e, soprattutto, dove sia soggetto a tutele specifiche come la riserva di Capo Peloro, per salvaguardare le specie autoctone protette. La gara per i lavori, che dovrebbero partire qualche giorno dopo la tappa messinese del Giro d'Italia e concludersi al massimo in 15 giorni (sicuramente entro la fine di maggio), è stata vinta dalla Loveral s.r.l. di Patti che stamane incontrerà i presidenti delle sei Circoscrizioni con cui concerterà gli interventi mirati. Come già concordato, l'avvio della pulizia è previsto contemporaneamente nel I, nel II e nel VI quartiere e quindi subito dopo toccherà ai restanti tre.
Intanto, gli uomini del dipartimento di Protezione civile comunale, con la supervisione della Capitaneria di porto, si stanno già occupando della rimozione delle numerose lastre di eternit dal litorale di Contesse, dove, soltanto dopo, potranno intervenire gli operai per la pulizia. Ma, come si evince dalla stessa relazione di Ato3, il compito della Loveral, che è quello di restituire alla fruibilità le spiagge nei tratti di mare dichiarati balneabili dal Comune, in diverse zone è ostacolato dalla massiccia presenza di barche e carrelli parcheggiati sugli arenili. In alcuni casi non si riesce neanche ad intervenire manualmente. Se le aree sono state occupate abusivamente, la Capitaneria sanziona i proprietari e pone sotto sequestro mezzi e cingolati, ma della rimozione e del trasferimento deve occuparsi il Comune, che dovrà anche individuare un sito da mettere a disposizione di chi ne faccia richiesta. Terminato il lavoro straordinario di Ato3, sino al prossimo 30 settembre gli interventi di mantenimento saranno affidati direttamente al gestore del servizio di raccolta dei rifiuti, sia esso MessinAmbiente o MessinaServizi Bene Comune. I titolari dei 28 lidi autorizzati dovranno assicurare la pulizia dei siti di pertinenza e dei tratti immediatamente confinanti. MessinAmbiente consegnerà loro anche i contenitori per differenziare. Risolto il problema delle spiagge, l'assessore Ialacqua deve anche programmare la campagna di disinfestazione di insetti e blatte prima dell'arrivo dell'estate. Le criticità aumentano anche per quanto riguarda il randagismo e ovviamente per le gestione dei rifiuti. In questo momento delicato, per motivi di salute, il dirigente del dipartimento, Maurizio Castronovo, si è dovuto assentare per la seconda volta in poche settimane. Ialacqua ha scritto al segretario generale, Antonio Le Donne, per chiedergli di sostituire definitivamente il dirigente per poter lavorare più speditamente.
Il direttore della Casa Circondariale di Gazzi, Calogero Tessitore, infine, ha scritto una lettera al commissario di MessinAmbiente, inviata per conoscenza anche al sindaco Renato Accorinti e all’assessore Ialacqua, per chiedere un intervento immediato di raccolta dei rifiuti nei locali dell'Istituto di pena ed evitare «l'insorgere di un'emergenza sanitaria. Da diversi giorni – scrive Tessitore – il servizio non viene effettuato, con la conseguenza che i contenitori risultano già colmi e le esalazioni maleodoranti stanno causando disagi alla popolazione detenuta».