Un’altra festività con la vetrina costiera tirrenica della nostra città traboccante di spazzatura accatastata in modo nauseabondo lungo l’argine della strada statale 113, ma anche vicino agli abitati di Marmora, San Saba, Rodia e soprattutto di Campanella e Ortoliuzzo. È ormai uno sfregio permanente, l’evidente mancata riuscita del porta a porta in conseguenza dell’inciviltà diffusa. È anche la prova dell’incapacità di opporre agli incivili un’organizzazione efficiente sia nei controlli sia nella raccolta tempestiva dei rifiuti abusivi.
Fare i processi sommari sull’efficienza, qui, sarebbe ingiusto. Queste scandalose distese di pattume che scandiscono la 113 tra San Saba e Ortoliuzzo, denunciate da Mario Biancuzzo e subite da tanti messinesi, continuano ad essere la conseguenza di un’inciviltà pervicace. Di non pochi messinesi che sfidano il “porta a porta” vigente in questi villaggi nonché cittadini di vicini comuni tirrenici, che preferiscono “sconfinare” e lasciare il pattume a terra pur di non differenziare. Ieri l’ennesima dimostrazione: un villafranchese conducente di una “Mercedes” è stato visto scendere dalla berlina e buttare i sacchetti, dal commissario Biagio Santagati, responsabile del nucleo Decoro e dall’agente che lo affiancava. Nonostante gli intimassero di fermare l’auto con la paletta, l’uomo si è allontanato ma i due vigili hanno annotato il numero di targa e lo hanno “raggiunto”: multa di 150 euro (come a 4 messinesi) e denuncia alla Prefettura. Riconosciuto tutto ciò, però, rimane l’impotenza totale in questa zona, di MessinAmbiente, dell’Ato 3 e del Comune. Da quest’incubo devono venire fuori e l’assessore Ialacqua ha deciso di ricorrere a soluzioni forti: «A giugno dislocheremo tra Spartà e Ortoliuzzo 5 o 6 delle otto telecamere, fisse e mobili, di cui ci stiamo dotando per la videosorveglianza sulle discariche abusive».
E... prima di giugno? «Chiederò a MessinAmbiente di ricollocare alcuni cassonetti in questa zona, Castanea compresa. È evidente che il “porta a porta” non sta riuscendo per via del nodo seconde case e dell’inciviltà di una parte dei cittadini, provenienti anche dai comuni vicini. Bisognerà prenderne atto e ritrovare un certo equilibrio, fino a quando garantiremo tutte le condizioni per risolvere pienamente i problemi. Non ci faremo certamente un’altra estate come quella del 2016».
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