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Incendio ex inceneritore Pace, indagini nel vivo

Incendio nell'impianto di Pace

Superato lo choc per l'enorme rogo di Pace e per la minacciosa nuvola nera che ha aleggiato per ore sulla città, spenti gli ultimi focolai che covavano sotto le balle di cartone e plastica ora si cerca di scoprire cosa sia accaduto martedì mattina nel piazzale di stoccaggio dell'impianto per il trattamento della frazione secca della raccolta differenziata. La Squadra Mobile è al lavoro per scoprire se vi siano responsabilità per il grosso incendio che ha mandato im fumo 40 tonnellate di carta, cartone e plastica, quattro mezzi in disuso e minacciato gli impianti per fortuna senza danneggiarli. Gli investigatori, che hanno già sentito il commissario liquidatore di Messinambiente Giovanni Calabrò, anche oggi hanno ascoltato alcuni dei dipendenti presenti sul posto martedì mattina e i dirigenti della società. Agli investigatori è stato consegnato l'hard disk con le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza che potrebbero fornire un importante aiuto alle indagini. Per il momento ciò che si sa è che il rogo potrebbe essere partito dal tetto del locale che ospita la pressa ma difficile dire ancora se sia di natura dolosa o accidentale. Se ciò qualcuno abbia voluto colpire Messinambiente nello storico momento del passaggio a Messinaservizi o ostacolare il percorso della differenziata. Intanto da oggi e fino al 25 aprile,per mancanza di un sito in cui stoccare il materiale della differenziata, resteranno chiuse le sei isole ecologiche cittadine di Gravitelli, Tremonti, Pistunina, Tremestieri, Spartà e Pace. Riapriranno mercoledì prossimo mentre continuerà regolarmente la raccolta porta a porta.

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