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Sosta a pagamento anche per i disabili, si corre ai ripari

Sosta a pagamento anche per i disabili, si corre ai ripari

L’amministrazione comunale prende posizione in merito alla questione del pagamento nelle aree di sosta Ztl anche da parte dei disabili muniti di pass.

In una nota diffusa ieri, la Giunta presieduta dal sindaco Renato Accorinti ha precisato: «Stiamo predisponendo una delibera secondo quanto disposto dal comma 5 dell’art. 381 del Dpr 495 del 1992, così come modificato dal Dpr 151 del 2012, il quale prevede che il Comune possa inoltre stabilire, anche nell’ambito delle aree destinate a parcheggio a pagamento, gestite in concessione, un numero di posti riservati alla sosta gratuita degli invalidi muniti di contrassegno superiore al limine previsto dall’art 11, comma 5, del decreto del presidente della Repubblica del 24 luglio 1996, n. 503 e sancisce altresì la gratuità della sosta per i disabili nei parcheggi a pagamento, qualora risultino già occupati o indisponibili gli stalli a loro riservati». L’esecutivo prova quindi a gettare acqua sul fuoco alimentato dalla circolare a firma dell’ing. Mario Pizzino, dirigente del dipartimento Mobilità urbana e viabilità di Palazzo Zanca. Provvedimento che cancellando la gratuità della sosta nelle Zone a traffico limitato ha scatenato un vespaio di polemiche.

Sul piede di guerra, oltre alla consigliera comunale Lucy Fenech, alla presidente del Comitato 29 dicembre Patrizia Midiri, e a Mariano Massaro, dell’Orsa, anche il Movimento peloritano democrazia disabile. Il coordinatore Mario Midolo denuncia «il perdurare di atteggiamenti politici assolutamente miopi da parte di questa Giunta che ormai “dal basso” dove ci ha portati fin ora ci sta trascinando nel burrone in modo definitivo». E ancora: «Il tentativo perpetrato in questi giorni da parte del dipartimento alla Mobilità di Palazzo Zanca di obbligare i portatori di handicap a pagare il parcheggio delle proprie auto nelle strisce blu, quando magari i parcheggi allo scopo adibiti sono occupati dai non aventi diritto, è l’ultimo di una serie di tentativi di sfruttare una situazione obbligata per fare cassa sulla pelle di chi non ha scelte o santi in paradiso. È chiaro che il dipartimento alla Mobilità di Palazzo Zanca non si sarebbe avventurato in un’impresa del genere senza prima avere l’avallo “politico” dell’assessore al ramo e questo rende ancora più grave una situazione generale che già di per se sta marcendo sempre di più».

Per Salvatore Mammola e Lucia Cardillo (Idv), «applicare una sentenza della Cassazione che penalizza i disabili, è discriminante e vergognoso, soprattutto per una Amministrazione che si diceva “amica dei disabili”.

Emblematico, poi, il commento di un disabile: «Siamo arrivati all’assurdo. Se io parcheggio nelle strisce blu gli ausiliari mi fanno la multa, però non la fanno a chi parcheggia agli angoli degli incroci, fuori degli stalli blu. Però se un automobilista parcheggia in un posto giallo, non c’è problema: gli ausiliari non sono abilitati a fargli la multa, i vigili non possono controllare tutti i posti riservati e l’automobilista sta lì per ore e ore senza pagare. Ed io devo pagare per lui perché lui sta occupando il mio posto. È normale questo? È giusto? È degno di una città civile? Spero che al più presto si accorgano di cosa hanno combinato a scapito di chi ha problemi seri».

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