Viale Europa, via Catania, la litoranea, la statale 114. Solo per fare qualche esempio. Il problema è diffuso, la sensazione è che sia diventata ormai una di quelle cose a cui i messinesi si sono abituati.
La presenza di ambulanti nelle strade della città è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni. La crisi è solo una delle spiefazioni. Ci sono padri di famiglia che tentano di portare a casa qualche soldo e lo fanno in ogni modo possibile. Ma ci sono anche vere e proprie realtà commerciali, ormai consolidate, che dell'ambulantato più o meno regolare hanno fatto la loro ragion d'essere.
Attività costruite a bordo di camion, furgoni, strutture improvvisate a bordo strada. Alcune regolari almeno nella forma e magari solo nella sostanza fuori norma, altre al limite della legalità, altre ancora ben al di fuori.
La legge, sull'argomento, parla chiaro. Ci sono tempi e spazi che vanno rispettati, ci sono concessioni e autorizzazioni da pagare. E c'è il codice della strada da rispettare. Non tutti lo fanno, il risultato è un mercato diffuso, sul quale si fa fatica a intervenire.
Servirebbe un intervento forte da parte della Polizia Municipale, a tutela, prima di tutto, degli ambulanti che hanno le carte in regola e pagano le tasse.
Ma bisognerebbe anche rivedere la questione delle concessioni. Ci sono padri di famiglia che nell'ambulantato cercano un modo per sbarcare il lunario. Magari, sarebbero anche disposti a regolarizzare le loro posizioni. Un confronto potrebbe essere la strada migliore da seguire. Di sicuro, non può esserlo lasciare le cose nella situazione attuale.
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