Il contrassegno che attesta una disabilità, esposto sul cruscotto, da questa mattina equivale ad un mancato pagamento della prevista tassa oraria. Si legge così nella circolare protocollata il 4 aprile dal dipartimento mobilità urbana e viabilità ed inviata al direttore generale dell'Atm, al comandante della Polizia municipale e all'assessore alla mobilità. Da oggi, una copia è stata anche distribuita a tutti gli ausiliari del traffico impegnati nelle Ztl a controllare la regolarità della sosta a pagamento. Le casacche giallo fluo, sono quindi chiamate a verbalizzare le auto di quelle persone che espongono il tagliando disabili. E senza che nessun preavviso sia stato dato ai diretti interessati. E non si può certo citare una sentenza della cassazione emessa nel 2009 per mettersi a posto con la coscienza. Se per quasi 7 anni la sosta negli stalli blu è stata comunque consentita, sarebbe stato opportuno un avviso dell'intenzione di volerla rispettare anche a Messina. Sì perchè quello di Messina, è uno dei comuni che non hanno recepito la deroga alla sentenza. I primi a trovarsi in grande difficoltà stamani, sono stati gli stessi ausiliari del traffico chiamati ad un ordine severo, impopolare e, se vogliamo assolutamente ingiusto. Sarebbe più giusto un giro di vite sulla concessione dei pass disabili affinchè siano dati a chi ne ha veramente necessità, ma una volta appurata, non si capisce perchè non possano parcheggiare l'auto negli stalli blu più vicini al posto dove devono recarsi. Oltretutto, in una città dove è elevatissima, per un portatore di handicap, la possibilità di trovare inaccessibili o occupati, i pochi stalli gialli tracciati nella vasta Ztl. Una decisione destinata a suscitare oltre alle proteste dei disabili anche molte polemiche. A tal proposito, si ricorderà, proprio all'inizio del mandato di questa amministrazione, quella scoppiata a seguito dell'attribuzione delle spese per gli stalli gialli in prossimità delle abitazioni dei disabili.
Caricamento commenti
Commenta la notizia