Le strade di Messina sono sempre più a rischio. Con il trascorrere dei giorni, infatti, aumenta il numero dei semafori guasti e dunque quello degli incroci pericolosi, alcuni addirittura pericolosissimi. Un problema che non si riesce a risolvere per via di una burocrazia pachidermica anche quando a rischio c'è la vita umana di migliaia di persone che giornalmente percorrono le nostre strade. Gli ultimi impianti andati in tilt sono quelli all'incrocio fra la via La Farina e la via Tommaso Cannizzaro all'altezza del cavalcavia, un punto nevralgico per il passaggio dei TIR che s'imbarcano sulle navi traghetto dello Stato e della Cartour e poi quello all'intersezione fra via Bonino, via Bonsignore e via La Farina, altro snodo fondamentale per la viabilità cittadina in quanto attraversato anche dal tram. Vanno ad aggiungersi agli impianti posto all'incrocio fra via La Farina e via Salandra, fra via Garibaldi e via Primo Settembre, sul viale Gazzi all'altezza dell'ingresso del Policlinico, sulla Statale all'incrocio per Mili Marina e tanti altri che funzionano ad intermittenza. Ed in alcuni incroci ancora funzionanti sono fulminate le lampade che dunque restano spente. Una situazione disastrosa alla quale da mesi non si riesce a trovare un'adeguata soluzione.
Il problema riguarda la gara d'appalto per la manutenzione degli impianti semaforici. E' ormai da dicembre scorso che non si riesce a dare continuità tra la scadenza del vecchio appalto e l'assegnazione del nuovo, aggiudicato a febbraio e mai divenuto operativo. DA Palazzo Zanca continuano a spiegare che mancano alcune autorizzazioni per stipulare il contratto con le ditte aggiudicatarie, le stesse comunque che gestivano il servizio fino alla scadenza del precedente appalto. E mentre si attende che la situazione contrattuale si sblocchi automobilisti, motociclisti e pedoni rischiano ogni giorno la propria incolumità per il malfunzionamento dei semafori in nome di una burocrazia senza pietà a cui nulla interessa se incroci ad alto rischio nn sono regolati dai semafori ma vengono lasciati alla mercè di persone, come abbiamo spesso visto in questi giorni, che sfrecciano in auto anche a 120 all'ora su strade centralissime e trafficate.
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