Real Aci 1 - Camaro 2
Marcatori: 10’ pt Munafò, 13’ st Bonamonte, 29’ st Manca. Real Aci: Leotta 6, Mammone 6, Tola 6,5, Pricoco 6, Pennisi 6, Bisicchia 6, Febbraio 6,5, Cutuli 6 (45’ st Brancato sv), Manca 6,5, Spada 6,5, Tanasi 6. All.: Seminara. Camaro: Sammatrice 6,5, Cappello 6,5, Mondello 6,5, Munafó 7, Morabito 6,5, Ardiri 6,5 (1’ st Visconti 6,5), Paludetti 7, Arena 6,5, La Rocca 6,5 (40’ st Lauro sv), Bonamonte 7 (20’ st Princi 6,5), Campo 6,5. All.: Furnari. Arbitro: Salerno di Catania 7.
La festa scatta cinque minuti dopo le 17, quando l’arbitro, il catanese Salerno, dà fondo ai polmoni e assesta tre colpi di fischietto, “certificando” la promozione del Camaro in Eccellenza con due turni di anticipo rispetto alla fine della stagione regolare. “Invitato” alla festa il Real Aci, superato a domicilio di stretta misura dagli uomini di Giuseppe Furnari e meritevole della palma della sportività per l’impegno profuso nell’onorare il confronto, basti pensare che sino agli ultimi istanti ha cercato di raddrizzare la sorti di una gara che per lunghi tratti l’ha visto pure protagonista. Lode, quindi, anche alla formazione allenata e ben messa in campo da Eugenio Seminara, il quale alla fine non avrà dubbi: «Va in Eccellenza la squadra che ha dimostrato di meritarlo». Il Seminara-pensiero, comunque, è unanime e coinvolge anche il pubblico acese, che ha accolto all’insegna della massima ospitalità gli oltre duecento sostenitori ospiti, giunti ad Acireale con due pullman e numerosi mezzi privati. Un gran pavese neroverde che ha fatto rivivere al glorioso “Comunale” acese le emozioni di un tempo. In questo contesto, può passare quasi inosservata la cronaca della gara, appassionante come era giusto che fosse. Messinesi in vantaggio dopo appena dieci minuti, quando Munafò fa centro al culmine di una mischia. Al 40’ si presenta per i padroni di casa l’opportunità di riacciuffare la capolista: Febbraio fa ingresso in area e viene atterrato da Sammatrice. Per l’arbitro non ci sono dubbi, è rigore; dagli undici metri Manca fallisce il bersaglio, a portiere spiazzato.
Il secondo tempo si apre con gli ospiti protesi in avanti e un paio di minuti prima del quarto d’ora arriva il raddoppio: Bonamonte raccoglie la corta respinta di Leotta sul tiro a botta sicura di Arena ed insacca da pochi passi. La reazione degli acesi è generosa e si traduce in gol nei pressi della mezz’ora, una conclusione di Manca dall’ingresso dell’area che, così, si fa perdonare dell’errore dal dischetto.
Nel finale ancora qualche arrembaggio, da entrambi i fronti, con quello acese che mostra fortemente l’interesse di volere evitare la resa. Poi, al triplice fischio, si scatena l’esultanza dei messinesi, con l’allenatore Furnari alzato a braccia. Il Camaro con pieno merito torna in Eccellenza al termine di una stagione trionfale. Numeri pazzeschi per una squadra che ha saputo coniugare il bel gioco ai risultati centrando un obiettivo di grande prestigio a confermare l’importante tradizione del club.
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