Alla fine ci saranno voluti dieci anni per rivederla aperta. Alla casa dello Studente finalmente dovrebbero partire i lavori per la messa in sicurezza e l'adeguamento alle normative mutate dopo il terremoto dell'Aquila. Il presidente dell'Ersu Fabio D'amore ha fissato l'appuntamento con gli operai subito dopo Pasqua. Ci vorranno 8 mesi perchè finiscano, molto meno di un decimo di quanto ci sia voluto per assegnare i lavori.
Si è definitivamente sciolto l'intricato nodo di ricorsi nati dopo l'assegnazione dell''appalto da un milione e settecento mila euro e che ha coinvolto in più grai di giudizio le prime tre classificate. Alla fine i lavori li farà la Lupò-De Domenico e si occuperà di una serie di interventi a sostegno della struttura che la renderanno finalmente utilizzabile. Chiusa dal 2008, potrebbe dunque tornare ad aprire ai primi del 2018.
Con i soldi del ribasso d'asta, saranno invece acquistati gli arredi interni molti dei quali in questi anni sono andati distrutti. In questo stabile della via Cesare Battisti, dove in molti volevano collocare il secondo palagiustizia, c'è stata anche una lunga occupazione da parte del Collettivo Unime e del Teatro Pinelli occupato, i cui effetti sugli interni della struttura sollevarono un vespaio di polemiche. Presto la comunità studentesca della città potra contare dunque su altri 240 posti letto in più, 120 stanze doppie che si uniranno alle residenze di Gravitelli, Papardo e Annunziata facendo arrivare il conto complessivo a poco più di 500 posti.
“Il fabbisogno però è di 650 posti- spiega il numero uno dell'Ersu - e siamo molto scoperti nella zona sud della città, dove tanti studenti fuori sede frequantano il Policlinico Universitario”.
E proprio fra il viale Europa e il viale Gazzi, l'Ersu, che sta lavorando in stretta sinergia con l'università, sta cercando uno spazio dove far nascere una residenza per 100 studenti. Dopo essersi rivolta invano al pubblico, ha lanciato una ricerca di mercato che scadrà martedi prossimo. La commissione valuterà le offerte più vantaggiose e metà del costo per l'adeguamento della struttura sarà a carico della regione, l'altra metà dell'Ersu.
Buone notizie anche pergli studenti più meritevoli. Fabio D'Amore ha annunciato il pagamento di tutte le borse di studio del 2016 ed entro la fine del mese scatteranno i saldi per coloro che hanno presentato la domanda da settembre a dicembre e che l'ersu di Messina, riesce a finanziare grazie agli avanzi e attingendo ad fondi regionali, messi a disposizione e magari nel passato non attivati.
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