L'accorpamento delle autorità portuali di Gioia Tauro e Messina non vedrà prevalere gli interessi di una realtà sull'altra, anzi permetterà ad entrambe di rafforzare la propria posizione: le garanzie arrivano dalla bocca del ministro Graziano Del Rio, sulla sponda siciliana dello Stretto per incontrare i cluster marittimi. Il componente dell'esecutivo nazionale ha assicurato che certamente l'autonomia formale verrà prorogata fino a giugno, anzi in cantiere ve n'è un'altra, di proroga, per fare in modo che vi siano i tempi tecnici per l'approvazione del piano regolatore del Porto.
“Non ci sarà il dominio di una sede – ha detto Del Rio -, bensì un Cda di cinque componenti ed in più un presidente di mia nomina, le riunioni potranno essere convocate di volta in volta in luoghi diversi, comunque si potrà contare sempre su degli uffici operativi sul territorio e gli investimenti verranno determinati dal governo centrale, anche perché ricordiamo che le Ap sono di derivazione statale”. Collaborazione, per sfruttare al meglio le risorse: “Quelle che verranno prodotte in un'area, nella stessa saranno reimpiegate”, ha poi chiarito provando a frenare le paure di chi teme che i fondi a disposizione di Messina possano in qualche modo servire a contrastare le difficoltà di Gioia Tauro. La sfida sarà cumulativa, non vi saranno concorrenze: l'obiettivo è fare sempre meglio nei settori di forza e migliorare in quelli che serve, come ad esempio il comparto cantieristico.
Nel corso della riunione, che ha preceduto l'incontro al Vittorio Emanuele organizzato nell'ambito del “Cambiamento in tour”, si è parlato anche di trasporti sullo Stretto ed Aeroporto “Tito Minniti”, ma anche della Piattaforma logistica di Tremestieri. Del Rio ha assicurato che entro l'estate inizieranno i lavori.
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