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Messina, storie di violenze

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Un ex marito violento ed un operaio con problemi di alcolismo che picchiava ripetutamente i genitori ed il fratello. Due storie difficili, due casi conclusi con l'arresto dei protagonisti da parte di Carabinieri e Polizia.

Il primo è un 55enne messinese di Camaro Superiore Dopo anni tormentati di matrimonio, la moglie aveva trovato, cinque anni fa, il coraggio di  separarsi da quell'uomo le cui vessazioni l’avevano portata a vivere segregata nella sua stanza per paura: la donna si rinchiudeva in quelle quattro pareti anche per mangiare.

L’uomo non ha mai accettato la fine della loro relazione e non le ha mai dato tregua, tempestandola di telefonate e utilizzando i figli per conoscere gli spostamenti dell’ex moglie. L’ultimo episodio particolarmente violento nella tarda serata dell’8 febbraio scorso: la vittima era stata contattata dal figlio che la metteva in guardia sul fatto che il padre, non avendo visto la sua macchina sotto casa, si era appostato poco distante dal palazzo dove abitava in attesa che lei rientrasse. Nonostante l'ex moglie fosse in auto con la nuora l'uomo l'ha ugualmente avvicinata. Avendo trovato le portiere dell'auto chiuse l'uomo sferrò un pugno così forte da infrangere il finestrino in modo da poter afferrare la donna per il collo e colpirla violentemente al volto fino a farle sanguinare. La violenza di quest'ennesima aggressione ha convinto la donna a denunciare ai carabinieri l'ex marito per il quale  sono scattati gli arresti domiciliari.

L'altro caso ha per protagonista un 43enne operai messinese abitante nella zona nord, con gravi problemi di alcolismo. Più volt l Polizia è dovuta intervenire per sedare risse familiari. In una delle ultime l'operaio aveva cercato di uccidere il fratello afferrandolo per il collo e tentando di soffocarlo. In quella circostanza l'uomo decise di non sporgere denuncia. Il 10 marzo scorso l'ultimo episodio che ieri ha portato all'arresto dell'operaio.  Sedie gettate in terra, vetri rotti, questo quello che i poliziotti hanno trovato all’interno dell’appartamento dopo una colluttazione che che non si è fermata nemmeno all'arrivo degli agenti delle Volanti. L'operaio, in preda all'alcol,  ha continuato a minacciare di morte il fratello, che ha riportato varie ferite. La sua vittima preferita rimaneva comunque la madre, bersaglio di continue ingiurie e minacce di morte. Ma l'ultimo episodio questa volta ha spalancato al 43enne le porte del carcere di Gazzi

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