«Dalla città dello Stretto andremo a conquistare i mercati esteri, perché questa macchinetta deve essere considerata un biglietto di identità che porta avanti il “made in Messina”».
Ha le idee chiarissime Domenico Raffa, il messinese che ha brevettato una macchina per preparare gli arancini e che ha ottenuto un finanziamento di circa 400.000 euro per le startup innovative da Invitalia.
Ma tutta la sua storia personale, in fondo, lo ha portato a creare un prodotto che potrebbe diventare in pochi anni uno strumento essenziale in tutte le cucine, non solo messinesi.
Dimostrazione che tutte le esperienze di vita costituiscono un bagaglio di conoscenze che ci portiamo appresso. Infatti, la famiglia Raffa ha sempre lavorato nel campo della gastronomia, ma era anche presente nel settore dei casalinghi e si preoccupava di portare le novità alla fiera campionaria, in un periodo in cui non esisteva internet, quando «la Fiera era la fiera», come amaramente constata lui: «Poi, ho lavorato per tantissimi anni come cuoco sulle navi – ha raccontato – e forse questa esperienza è stata determinante, perché mi è venuta l’idea di immettere sul mercato qualcosa che potesse essere uno strumento utile. Infatti, la macchinetta manuale non fa solo gli arancini, ma anche gli hamburger e le crocchette di patate, e, ancora, squama il pesce e snocciola le olive. E tante altre cose».
Ma quello che la rende così speciale è il fatto che lavora sia a strizzo che a pressione, producendo in pochissimi secondi arancini molto più compatti rispetto a quelli prodotti manualmente ed eliminando il rischio di creare un prodotto non perfetto, che si sfalda durante la cottura.