Messina

Lunedì 29 Aprile 2024

Pronto il protocollo Messina-Reggio

Scossa magnitudo 3.3 nello Stretto di Messina

Difendere l’aeroporto di Reggio per difendere lo Stretto. L’amministrazione comunale di Messina ha preso una posizione chiara accanto a quello dei dirimpettai calabresi sulla querelle Alitalia-Aeroporto che rischia di azzerare i collegamenti dalla Calabria al resto d’Italia. Non sarà uno scalo utilizzatissimo dai messinesi, ma non perché sia molto più fastidioso di arrivare a Catania, ma soprattutto perché l’offerta è decisamente più ridotta rispetto allo scalo catanese. E allora la possibilità di allargare a più piloti la possibilità di atterrare al Minniti per il quale oggi è necessaria una particolare abilitazione, è il primo passo per rendere più appetibile Reggio anche ai low cost.
Messina, al di là delle vecchia partecipazione della provincia nelle quote della Sogas, vuole puntare su quello scalo e sull’area integrata dello Stretto. Lo ha detto a chiare lettere, con alterni risultati, in occasione della polemica sulla sede dell’Autorità portuale e lo ribadisce con l’accordo che sta per concludere con l’amministrazione Falcomatà.
Il protocollo d’intesa dovrebbe essere firmato già la prossima settimana e guarda agli investimenti che dovranno essere programmati entro la fine del mese in vista della presentazione del Pon Città Metropolitane e dal Pac Metro, per i quali le due città hanno un portafogli di 26 milioni complessivi. L’obiettivo principale è quello di migliorare l’offerta della mobilità, integrando i servizi locali e potenziando quello generali. Non solo quello dell’aeroporto ma anche quello dei trasporti navali veloci. Con quei soldi dei piani europei possono essere finanziate in primis le coppie di corse della mattina che permetterebbero ai messinesi di prendere il primo aereo in partenza da Reggio, e sarebbero finanziate anche i viaggi della tarda serata per poter permettere di trascorrere del tempo libero nelle due città, senza restare prigioniero dello Stretto.
Nel protocollo che sarà firmato anche dai due assessori alla mobilità è prevista la nascita di un biglietto unico dello Stretto per ridurre i costi del trasferimento fra le due sponde. Ma la vera rivoluzione nei rapporti fra le due città metropolitane è quella della possibile creazione di una vera e propria agenzia dello stretto, con tanto di riconoscimento dello Stato, autonomia decisionale , programmatoria e ed economica. Nascerebbe un ente di governo con programmi comuni e in grado davvero di rendere più attraente un’area magica e che, con o senza Ponte, se non trova unione nelle visioni e alleanze, rischia l’ineluttabile declino

leggi l'articolo completo