Per il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Trischitta, ci sarebbero gli estremi affinchè la Procura della Repubblica indaghi per abuso d'ufficio. Per il capogruppo di Felice per Messina, Giuseppe Santalco, il conflitto d'interessi, da cui scaturirebbe l'incompatibilità dell'ing. Sergio De Cola a ricoprire l'incarico di assessore all'Urbanistica, è lampante. Il professionista si sarebbe dimesso dalla “De Cola e Associati” (studio di ingegneria, architettura e urbanistica) soltanto nel febbraio del 2016, ma ne sarebbe rimasto consulente dal maggio 2016, mentre il nuovo Piano regolatore generale di Messina sarebbe stato incardinato molto tempo prima. Per i consiglieri è evidente che lo stesso De Cola, in carica come amministratore pubblico, non avrebbe dovuto mai più, dal 2013, esercitare la libera professione nello stesso Comune in cui è assessore, come dispone la legge 265 del 99 che spiega che: “i componenti della giunta comunale, competenti in materia di urbanistica, edilizia e lavori pubblici devono astenersi dall'esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel terriorio da essi amministrato.” Per questa ragione Trischitta chiede all'ingegnere De Cola di dimettersi, o al sindaco Accorinti di rimuoverlo dall'incarico. Inoltre, anche per questo motivo, in una nota indirizzata al segretrario generale Antonio le Donne, i consiglieri chiedono venga garantito loro l'accesso e la visione alla documentazione della fase preparatoria della variante al PRG, fermo restando che la legge lo garantisce e che, eventuali esigenze di tutela della riservatezza, sono comunque soddisfatte nella misura in cui il Consigliere è tenuto al segreto.I diversi gruppi vogliono poter studiare gli allegati alla proposta di delibera e, nel contempo, lavorare pubblicamente in Commissione ed in Consiglio con la libera audizione degli Ordini Professionali.