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Messina, otto in lotta la quota salvezza si abbassa

Messina, mercato fermo

Poche parole, zero proclami e lucidità da samurai. Testo e musica sono dell'allenatore peloritano Cristiano Lucarelli che in un tweet ha voluto sintetizzare l'importanza della gara di domenica prossima tra Messina e Taranto. Una vittoria consentirebbe ai giallorossi di fare un significativo passo in avanti verso la salvezza diretta. I quattro punti di vantaggio sulla zona play-out sono, purtroppo, fittizi in quanto il Messina sarà penalizzato di un paio di punti per il mancato pagamento degli stipendi del bimestre novembre-dicembre in scadenza lo scorso 16 febbraio. Tra gli argomenti in discussione c'è la anche la fideiussione che gli ex soci dell'Acr non hanno attivato nei tempi e che la nuova proprietà, quanto prima, dovrà sostituire, non si sa se con ripercussioni in classifica. A scanso di equivoci e per evitare ulteriori sorprese, il Messina dovrà fare gli straordinari sul campo e continuare a sfruttare il fattore campo che finora ha fruttato 25 dei 31 punti in graduatoria. Dopo Taranto, i peloritani ospiteranno ad aprile anche Akragas e Melfi, altre dirette concorrenti alla salvezza diretta che hanno dimostrato di essere ancora vive. Con il coinvolgimento di otto squadre, la quota salvezza si abbasserà e, probabilmente, serviranno 40 punti o giù di lì per essere certi di rimanere nella categoria. Molto dipenderà da cosa faranno l'ultima e la penultima, cioè Vibonese e Melfi che vogliono restare agganciate al treno salvezza e che nelle ultime nove partite hanno in programma ben sei scontri diretti, cinque, invece per Monopoli e Taranto, quattro per Messina e Reggina, tre, soltanto per Catanzaro e Akragas. Una lotta serrata e senza esclusione di colpi dalla quale il Messina, dall'alto di un organico migliore, conta di venirne fuori al più presto.

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