Messina

Lunedì 29 Aprile 2024

Hotspot, la lista dei "no" si allunga

Cemento depotenziato per costruire le scuole

Il coro è unanime, da destra a sinistra, tutti dicono no alla realizzazione dell'hotspot a Messina, così come annunciato dal governo nei giorni scorsi.
Ad unirsi a quanti si oppongono al progetto la deputata regionale  Mariella Gullo, capogruppo di Forza Italia alla Commissione Affari Sociali, intervenuta in aula sulla questione. “Forza Italia è contraria, -ha detto la Gullo- l’annuncio dei giorni scorsi del capo della Polizia Franco Gabrielli ha generato allarme fra rappresentanti delle istituzioni locali i quali hanno manifestato la loro contrarietà, dal momento che la struttura di identificazione dei migranti andrebbe collocata a poche centinaia di metri dal centro cittadino, in una caserma dismessa”. La Gullo ha spiegato in aula che la scelta del governo sta creando allarme sociale perché si teme che a Messina possa sorgere un nuovo Cara di Mineo, con quasi 3000 migranti in attesa di identificazione".
Con il pretesto di mantenere gli impegni con l’Europa, si sta decidendo repentinamente di ubicare l’hotspot a Messina-ha proseguito la deputata regionale- una scelta che andrebbe a penalizzare ulteriormente la Sicilia e, in modo particolare Messina, città che già accoglie quasi giornalmente centinaia di migranti. Per questo la Gullo ha chiesto al Governo che faccia una valutazione seria prima di decidere istintivamente sull’ubicazione a Messina”. 
Un altro no secco all'hotspot a Messina giunge dall'on. Angelo Attaguile, segretario nazionale di Noi con Salvini secondo il quale attivare un hotspot da 2.800 posti a Messina significa non tenere conto di quanto sta accadendo a Mineo. “Non vogliamo un Cara di Mineo due – ha tuonato Attaguile- non solo perché diciamo un fermo no all’accoglienza indiscriminata travestita da solidarietà ipocrita, ma anche perché l’esperienza ci dice, e lo ha più volte confermato il procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera, che il Cara di Mineo è diventato un luogo di degrado che ha impoverito la comunità circostante e creato soltanto pericoli per i cittadini. Attaguile va oltre e annuncia che chiederà a Matteo Salvini di venire a Messina per protestare con i cittadini ed accendere i riflettori su quest’ennesima inspiegabile decisione.

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