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Turni massacranti, si ribellano gli infermieri

Turni massacranti, si ribellano gli infermieri

Doppi turni, reperibilità, mancati riposi, ferie negate. In reparti che ospitano piccoli pazienti in situazioni delicatissime e che avrebbero bisogno della migliore assistenza possibile. E per dare una buona assistenza è indispensabile lavorare in modo organizzato e sereno, rispettando tempi e termini.

Al Policlinico, da questo punto di vista, la situazione rischia di degenerare. Lo denuncia Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche, che ha organizzato una mobilitazione per martedi 21 proprio davanti al pronto soccorso. La protesta è legata alle condizioni di lavoro degli infermieri dei reparti di terapia intensiva neonatale e pediatrica, ma in verità riguarda anche altri reparti. Perchè la questione dei turni massacranti, indispensabili per garantire la copertura prevista in ospedale, è presente in molte realtà del Policlinico. Dal pronto soccorso alle medicine e alle chirurgie. Massimo Latella, referente aziendale Nursind, è durissimo. In molti casi – scrive – si  lavora sotto organico, demansionati e rischiando di essere denunciati.

I problemi, in verità, sono stati più volte segnalati all'azienda ospedaliera. Latella parla di varie comunicazioni, di incontri e di lettere inviate, senza riscontri, alla direzione generale. Ora, gli infermieri hanno deciso di uscire allo scoperto e raccontare le difficoltà che sono costretti a fronteggiare ogni giorno. Mettendo a rischio la propria salute per senso di responsabilità nei confronti dell'utenza.

Ma al di là della disponibilità, un infermiere esausto non può certo garantire la stessa qualità di lavoro. "E infatti non si protesta per i carichi di lavoro – comunque considerati eccessivi – per i rischi clinici cui vanno incontro i piccoli pazienti".

Una denuncia è già stata inoltrata all'ispettorato del lavoro e alla procura della repubblica. Nel frattempo è stata organizzata questa manifestazione, sperando che serva a muvoere qualcosa.

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