Ci sono curiosità che vanno raccontate. Nel 2011, nel salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, Federico Alagna, giovane studente in Relazioni internazionali a Bologna, veniva ricevuto dall’allora sindaco Giuseppe Buzzanca, che gli assegnava il Premio giornalistico Peppino Impastato. A distanza di sei anni, il ventottenne Alagna, lunedì mattina (alle 10,30 convocata la conferenza stampa di presentazione) farà il suo ingresso al Comune quale nuovo assessore alla Cultura e alla Pubblica istruzione.
È il suo nome, dunque, quello uscito definitivamente dal pallottoliere del sindaco. Renato Accorinti smentisce tensioni e polemiche interne al movimento Cambiamo Messina dal basso, del quale Alagna è stato il primo portavoce e coordinatore. «Sono felice della scelta, felice che abbia accettato», afferma in serata il sindaco. «Il movimento ha le sue logiche ed è giusto confrontarsi con tutti – spiega poi Accorinti – ma io ho scelto Alagna come persona e non come esponente di un movimento, di un gruppo o di un’associazione. Alagna rappresenta quella nuova generazione di messinesi che ha grandi competenze e passioni e che deve costituire motivo di vanto per tutti noi. Ha una maturità superiore alla sua età, come è nel caso di Filippo Cucinottano di altri giovani che stanno accompagnando la nostra esperienza amministrativa, ognuno con il proprio ruolo e il proprio diverso carisma».
Prima dell’ufficialità della nomina, però, sembrava fosse in scena una sorta di “psicodramma” tutto interno alla giunta e al movimento accorintiano. Lo stesso Alagna aveva scritto una lettera ai compagni di Cambiamo Messina dal basso, elencando i motivi per i quali si tirava fuori dalla rosa dei nomi dei possibili assessori alla Cultura. Un motivo legato al suo dottorato di ricerca che attualmente si svolge a Bologna, ma soprattutto una ragione politica: non voler creare problemi di sorta al “suo” sindaco e alla Giunta. Alagna, nella lettera, evidenziava come Accorinti si fosse orientato verso altra scelta (e il sindaco ieri ha ribadito che gli sarebbe piaciuto nominare una donna) mentre altri del movimento “sponsorizzavano” il suo nome.
In serata, però, il chiarimento telefonico (Alagna domani prenderà il treno e tornerà da Bologna) e il nodo è stato sciolto. Il nuovo assessore, laureatosi con lode in Relazioni internazionali nel capoluogo emiliano, con alle spalle un master all’Onu in diritto penale internazionale, sta lavorando come ricercatore per organizzazioni no-profit ed è soprattutto impegnato sul fenomeno delle migrazioni. A lui spettano le deleghe che erano in mano a Daniela Ursino: oltre alla Cultura, le Politiche scolastiche, altro settore sul quale l’amministrazione comunale intende puntare il più possibile in quest’ultimo scorcio di mandato.