Nessuna fumata bianca per il servizi di refezione scolastica. Restano in attesa gli 80 lavoratori e le 4000 famiglie a cui la mensa scolastica è stata garantita nel 2016 solo per un mese e mezzo. Per tutto il resto del tempo, invece, l'autogestione ha supplito non senza creare però disagi in chi è in difficoltà economica e quel pasto gratis, gli avrebbe fatto un gran comodo.
Dopo il blitz in commissione consiliare dei giorni scorsi dei lavoratori delle mense preoccupati per il loro futuro occupazionale, oggi si è consumato l'ennesimo passaggio a vuoto rispetto all'avvio della gara d'appalto da un milione di euro.
La giunta deve ricevere certezza dalla Ragioneria Generale sull'accertamento dei conti dei vari dipartimento in chiave bilancio '17 e riequilibrio. Alla luce di quei risultati, si potrà garantire che il servizio abbia copertura economica e possa essere sostenibile il bando. Quella verifica si sarebbe dovuta concludere ieri e invece, complice la visita del consulente della Procura, i tempi si sono dilatati almeno di una settimana.
Se ne riparlerà nella giunta di giovedì prossimo.
“Riscontriamo nuovamente come per l’ennesima volta le promesse dell’amministrazione comunale non siano state rispettate – hanno dichiarato Carmelo Garufi e Francesco Lucchesi Filcams CGIL – questo comportamento è inaccettabile sia nei confronti dei lavoratori che della cittadinanza tutta che ancora, non si sa per quanto altro tempo, rimarrà priva di un servizio essenziale per tutta la cittadinanza messinese.
Ribadiamo proseguono i due sindacalisti , la necessità che nel bando di gara venga inserita la clausola sociale che salvaguardia gli attuali lavoratori da eventuali mancate assunzioni da parte di chi un giorno si aggiudicherà il servizio di refezione scolastica” . Infatti se entro il 7 aprile non dovesse essere riattivata la mensa, 80 persone rischiano il licenzia
mento. E per questo mercoledì prossimo i lavoratori saranno di nuovo in massa a palazzo Zanca a protestare.