“Cercasi pilota, affinché la serata finisca in bellezza”. Con questo slogan prosegue la campagna di sensibilizzazione socio-sanitaria per prevenire gli incidenti stradali causati dalla guida in stato d’ebbrezza, promossa dall’Ordine dei farmacisti di Messina, dalla Fondazione “Sebastiano Crimi” e da Federfarma. Il progetto, dedicato a Lorena Mangano, la 23enne orlandina, la cui vita è stata brutalmente spezzata da un incidente stradale lo scorso 26 giugno, è stato presentato ieri nella sede dell’Ordine dal presidente Nino Abate, da Rocco Crimi, presidente della Fondazione omonima, da Giovanni Crimi, presidente Federfarma Messina, e da Carmelo Puglisi, vicequestore aggiunto della Polizia stradale di Messina, alla presenza di Stefano Mangano, fratello di Lorena, del sindaco Renato Accorinti e dell’assessore per la mobilità Gaetano Cacciola.
«L’alcol fra i giovani è diventato un passatempo e per i genitori, ormai, l’attesa del rientro dei figli a casa – ha denunciato Nino Abate – è insostenibile. Affinché la morte di Lorena possa diventare un monito per tutti, l’impegno è quello di sensibilizzare i giovani non soltanto attraverso la distribuzione dei volantini realizzati per l’occasione, ma anche incontrandoli nelle scuole di Messina e provincia».
La città dello Stretto primeggia fra i capoluoghi di provincia con il più alto tasso di mortalità in seguito a incidenti stradali: ogni 100 sinistri le vittime sono 1,6. «La presenza capillare delle farmacie sul territorio consente di portare avanti la campagna di sensibilizzazione e di raggiungere un vasto pubblico – ha detto Giovanni Crimi –. Spesso sono i genitori stessi a chiederci consigli su come dissuadere e mettere in guardia i figli». La fascia d’età più a rischio è quella fra i 15 e i 34 anni, in cui, almeno una volta a settimana si pratica “binge drinking”, cioè l’assunzione smodata di bevande alcoliche con il solo fine di ubriacarsi. «Il tasso degli incidenti sale proprio durante il fine settimana – ha spiegato Carmelo Puglisi –. L’azione della polizia stradale è quella di reprimere il fenomeno, unendo all’azione sul campo la sensibilizzazione». E proprio perché la campagna promossa non è finalizzata soltanto a informare sui rischi della guida in caso d’ebbrezza ma è volta anche a incontrare le istituzioni in vista di una collaborazione attiva e concreta, in occasione della presentazione di ieri è stato donato anche un etilometro alla città Metropolitana e uno alla provincia di Messina.
L’abuso di alcol si conferma una piaga da combattere
Guida in stato d’ebbrezza, donati due etilometri
Durante la presentazione della campagna di sensibilizzazione contro la guida in stato d’ebbrezza, donato un etilometro alla Città metropolitana e un altro al Comune. «Oltre ai bus notturni, l’impegno della Giunta è quello di incentivare i controlli e di porre i dissuasori di velocità mobili sulle strade più a rischio – ha detto Cacciola ricevendo l’etilometro –. La via Garibaldi, da Palazzo Zanca fino a piazza Castronovo, è fra le zone percorse ad alte velocità anche in orari diurni». Per Stefano Mangano, «l’alcol è stata una delle componenti che hanno determinato l’incidente fatale alla sorella, insieme all’indole corsaiola dei due ragazzi».