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Bilanci comunali, nuova inchiesta a Messina

Bilanci comunali, nuova inchiesta a Messina

Un’acquisizione di tutta la documentazione contabile sui bilanci varati dalla giunta Accorinti. Cioé dal 2104 fino al 2016, un triennio. L’ipotesi di reato per adesso è il “classico” falso in atto pubblico che si contesta in tema di bilanci degli enti, ma non ci sono iscrizioni nel registro degli indagati.

È arrivato presto ieri mattina a Palazzo Zanca il consulente del pm Antonio Carchietti, che ha aperto un fascicolo sulla recente attività finanziaria comunale dopo aver ricevuto le cosiddette “plurime segnalazioni”, ovvero esposti o comunicazioni che sono giunte non soltanto da privati ma anche da “ambiti istituzionali”. Quindi in questa fase è un atto dovuto per il magistrato controllare che le affermazioni contenute negli esposti e nelle segnalazioni siano veritiere o meno. E lo farà in prima battuta il suo consulente, con una perizia che consegnerà nelle prossime settimane.

A presentarsi per conto della Procura in Comune, ieri mattina, è stato il ragioniere Gaetano Mosella, che fa parte dell’Ispettorato generale della Ragioneria generale dello Stato e ha avuto l’incarico di acquisire e verificare varia documentazione relativa ai bilanci comunali degli ultimi tre anni. La storia si ripete, visto che in Procura già in passato si sono occupati dei bilanci comunali, ma per altre amministrazioni e per gli anni precedenti, ovvero tra il 2009 ed il 2011, e l’indagine è già sfociata in un processo che è in corso.

A ricevere il rag. Mosella è stato il neo assessore al bilancio Enzo Cuzzola, che comunque s’è dichiarato molto tranquillo sugli sviluppi della vicenda: «Da pochi giorni sono qui ma già mi sono fatto una mia convinzione, e cioè che tutto è stato fatto secondo le regole. Questa mattina - ha proseguito - ho incontrato l’ispettore inviato dalla Procura che ha attezionato gli atti e i bilanci dal 2014 al 2016. L’Amministrazione è tranquilla e auspica che tutto si concluda prima possibile, nel rispetto del lavoro della magistratura».

Nel pomeriggio con una nota ufficiale è intervenuto sulla vicenda anche il sindaco Renato Accorinti: «Abbiamo fornito tutte le carte e siamo sereni – ha detto il primo cittadino –, non temiamo nulla, abbiamo fatto ogni scelta nel senso della trasparenza, ma anche della sostenibilità sociale. Sarebbe stato più semplice dichiarare il dissesto, ma avrebbe prodotto macelleria sociale. Invece abbiamo scelto di percorrere la strada più impervia del Piano di riequilibrio che ci ha permesso di salvare persone e imprese. Siamo fieri di avere fatto questa scelta».

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