Lo braccavano da ore e ieri a tarda sera gli agenti sono riusciti ad arrestarlo a casa sua. Si tratta del cugino di Giuseppe Cannavò, il 30enne catturato immediatamente dopo il tentativo di rapina, con sparatoria, avvenuto venerdì pomeriggio in corso Cavour. Emanuele Cannavò lo affiancava nel tentativo di portar via preziosi dalla Gioielleria Burrascano sfociato in un conflitto a fuoco fra i due cugini e i poliziotti. Colpi di fucile e pistola esplosi fra decine di passanti terrorizzati che hanno assistito all'inseguimento concluso con l'arresto di uno dei due rapinatori. Altri dettagli sull'arresto saranno resi noti in mattinata
Il colpo sventato dal 113
Erano circa le 19,30 di venerdì quando due malviventi, uno armato di fucile a canne mozze, hanno cercato di fare irruzione all’interno della gioielleria “Burrascano” di corso Cavour. Proprio in quel momento, con direzione di marcia sud-nord, è passata davanti all’esercizio commerciale una “Volante” della polizia i cui agenti immediatamente si sono accorti di quello che stava accadendo. Intimato il “fermi, polizia” le forze dell’ordine hanno immediatamente dovuto affrontare i malviventi che, senza esitazione, hanno esploso alcuni colpi d’arma da fuoco nel tentativo di guadagnarsi la fuga a piedi. Gli agenti hanno subito risposto al fuoco - con alcuni colpi esplosi in aria - e, dato l’allarme alla sala operativa, si sono subito posti all’inseguimento dei fuggiaschi. Inseguimento che si è sviluppato lungo corso Cavour, via della Zecca, via XXIV Maggio e via Oratorio San Francesco. Catturato Cannavò le ricerche sono proseguite all’interno del vicino liceo “Seguenza” dove si pensava che il complice potesse aver trovato rifugio. Qui si è reso necessario, per avere accesso ai locali attraverso una finestra al secondo piano lasciata aperta, l’intervento dei vigili del fuoco arrivati con un’autoscala. Le ricerche in tutto il plesso - portate avanti grazie anche alla collaborazione del vicepreside e di un docente - si sono però rivelate vane. A “tifare” per le forze dell’ordine centinaia di cittadini che hanno seguito con apprensione tutte le fasi di quanto accaduto.(g.p.)
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