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Messina: la notte è piccola. E a forte gradazione alcolica

Messina: la notte è piccola. E a forte gradazione alcolica

Si esce di casa rigorosamente dopo le 21. Prima tappa: locali del centro. Si comincia piano, con una birra e, nel frattempo, si decide in gruppo fra le serate delle discoteche, quale sia la più abbordabile. Dai 10 ai 20 euro: gli ingressi hanno una vasta gamma di scelta. Consumazione inclusa, almeno la prima. Ma l’alcol a buon mercato, quello che serve per essere euforici prima di andare a ballare, quello è disponibile lì, in piazza. Così, dalle 22,30 in poi si comincia il giro dei locali: dallo “shottino” di rum e pera o di tequila a 2 euro, si passa al “negroni” o al “quattro bianchi alla fragola” (venduti anche a 4 euro). Mix di vodka, prosecco, rum, whisky: come se fosse possibile bere mescolando di tutto, ignari della gradazione che si assume, dimenticandosi anche se la cena la si è consumata o meno. Non prima dell’1 la pista, poi, si riempie. Fra musica roboante e luci psichedeliche dopo la prima consumazione e, per chi è più fornito di contanti, anche la seconda, la terza e così via, lo sballo è assicurato. Minorenne o maggiorenne, poco importa che il limite orario di apertura del bancone sia fissato dalla legge alle 2 di notte: anche dopo, per i più duri, è possibile dissetarsi, prima di tornare a casa, magari con la macchina di papà o con il motorino pagato a rate, nella speranza che, almeno gli altri conducenti, facciano attenzione a te.

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