Chi ha avuto la fortuna di conoscere i fasti di quel palazzone di viale della Libertà - dove entrare era una festa e all’interno, nei colorati scaffali per l’esposizione si trovava davvero di tutto - oggi non può non seguire con tristezza l’amaro destino che il tempo ha riservato al fabbricato, una volta sede dei magazzini Standa.
Chiuso da decenni, e lasciato - per una serie di vicessitudini - al suo destino, il fabbricato è da tempo rifugio per i senzatetto e i tossicodipendenti che, all’interno, lontano da occhi indiscreti, fanno davvero di tutto. Così come dimostrano le numerose tracce visibili ai vari piani dell’immobile.
Ieri il nucleo “Decoro” della polizia municipale, dopo la segnalazione di alcuni residenti - e anche alla luce di quanto accaduto nel gennaio scorso quando un clochard è morto all’interno - hanno fatto irruzione nei magazzini trovando di tutto. Tra bottiglie di alcolici e superalcolici vuote, rifiuti, materassi vecchi e pezzi d’arredamento recuperati dai cassonetti della spazzatura, gli uomini del commissario Biagio Santagati hanno identificato alcuni stranieri riusciti ad entrare nel palazzo attraverso l’ingresso secondario che affaccia sulla via Principessa Mafalda.