Piano piano cresce. La differenziata in centro come in periferia sta prendendo piede ed il 2017 dovrà segnare il momento della vera accelerazione. Già gli ultimi tre mesi hanno dato segnali di un rafforzamento del dato che si è definitivamente posizionato oltre il 13 %. era sotto l'undici nel 2015 e per il primo trimestre del '16.
Certo il dato di riferimento normativo, quello inserito nel piano Aro, il 65% è lontano anni luce. In paesi più piccoli l'impennata si è avuta in maniera più netta, ma in città più grandi si deve arrivare per gradi a questa piccola rivoluzione.
A far alzare il livello del 2% l'avvio vero e proprio del porta a porta in molte zone del primo e sesto quartiere. Da lunedi', quando anche Castanea e Le Masse inizieranno a gettare i loro rifiuti in base al materiale e non più in maniera indifferenziata nei cassonetti, si raggiungerà quota 20.000 messinesi che sono passati al porta a porta. L'obiettivo è quello di triplicare il dato per raggiungere il completamento in un paio di mesi di tutta la prima e la sesta municipalità.
Il dato complessivo dei rifiuti prodotti dai messinesi nel 2016 è cresciuto di 3000 tonnellate rispetto all'anno precedente. Ma solo 1000 di questi rifiuti sono andati in discarico, gli altri 2000 sono finiti nelle filiere della riutilizzo perchè differenziati. Infatti il contributo per lo smaltimento di materiale come plastica, vetro, carta e cartone ottenuto da parte del consorzio CONAI è cresciuto da 377.000 a 600.000 € in un anno. E mentre il dato sulla differenziata negli ultimi tre mesi saliva di quasi un punto percentuale, quello della indifferenziata finita in discarica scendeva in maniera piuttosto netta. Messina a dicembre e gennaio ha consumato molto meno visto che a Grotte san Giorgio sono stati trasferiti circa 265 tonnellate di rifiuti al giorno, 25 in meno della media del resto dell'anno. Il risparmio? Quasi 3000 euro al giorno per il Comune che poi riversa sulla Tari di quest'anno.
Tornando alla differenziata si scopre che i materiali meglio smaltiti dai messinesi sono l’alluminio (salito in un anno da 13 a 90 tonnellate), la carta (da 1200 a oltre 2000 tonnellate). Raddoppiata la raccolta di vetro arrivata a oltre 2100 t. tutte recuperate attraverso le campane. Salgono la plastica e gli imballaggi misti grazie alle isole ecologiche e dall’autunno, al porta a porta al quale si devono le 887 tonnellate di umido. In calo invece gli inerti, quattro volte meno e il cartone, per il quale c’è la concorrenza del mercato privato.
Caricamento commenti
Commenta la notizia