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G7, non mancano i problemi

taormina

Fra poco più di tre mesi, il 26 e 27 maggio Taormina ospiterà i grandi del mondo per un G7 di straordinaria importanza, il primo grande appuntamento internazionale dopo l'elezione di Trump alla guida degli Stati Uniti. Eppure a 90 giorni dall'evento, per il quale il governo ha stanziato quaranta milioni, nella perla dello Ionio è tutto fermo. I cantieri non sono ancora partiti e con il passare dei giorni cresce il pessimismo sulla possibilità che possano essere realizzate tutte le opere necessarie. Sabato prossimo a Taormina si recherà il sottosegretario elena Boschi per un sopralluogo ma non avrà molto da vedere. L'accompagnerà il sindaco Eligio Giardina che nei giorni scorsi ha sentito il premier Gentiloni al quale ha garantito un cambio di passo. Il primo aspetto da risolvere è quello dell'elipista per la quale è necessaria una variante urbanistica.
Ma non è tutto. Bisogna sistemare strade, autostrade, il Palazzo dei Congressi ed il teatro Antico dov'è in programma un concerto la sera del 26 maggio per i sette potenti del pianeta. Giardina garantisce il massimo impegni ma ogni giorno spuntano nuovi problemi. L'ultimo riguarda la pavimentazione della via teatro Greco quella conduce al teatro antico. La
Soprintendenza di Messina ha respinto la proposta del comune di taormina per evitare il rischio che scavando possano venir fuori reperti archeologici , il che bloccherebbe i lavori. L Comune ha pronto un piano B ma se ne parlerà in una conferenza dei servizi fissata per mercoledì prossimo in prefettura. Oltre al problema della strada, si discuterà del teatro antico che necessita di interventi di ristrutturazione e sicurezza anti sismica e della realizzazione dell'elipista. In quell'area attualmente a parte cespugli e rifiuti non c'è molto altro. Eppure li dovranno atterrare i grandi del G7 per raggiungere il Palazzo dei congressi in auto su strade che ancora presentano buche e trappole di ogni genere. Mercoledì in prefettura dovranno essere chiariti tutti gli aspetti relativi a lavori non più differibili. Il rischio che il G7 veicoli un'immagine negativa della Sicilia nel mondo al momento è molto alto.

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