Dopo la sbornia di mercoledì notte domattina arriva il primo vero faccia a faccia fra l’amministrazione e i consiglieri. E di mezzo ci sarà subito un voto molto pesante per il prosieguo dell’attività di palazzo Zanca.
In prima commissione, presidente Claudio Cardile, prima di parlare dei bilanci di Atm, sarà tirata fuori dal cassetto la delibera sull’affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti alla Messina Servizi Bene Comune.
Lunedì scorso, sotto l’occhio attento delle maestranze di MessinAmbiente, è arrivato il voto - anche ampio - per l’approvazione della nuova società. Ma fatta la scatola ora occorrerà riempirla di contenuti.
L’affidamento del servizio è proprio questo. Dare compiti e compensi alla nuova società da 550 dipendenti.
Ma sempre quel lunedì, prima del consiglio comunale, la commissione bilancio provò a votare il contratto di servizio, ma il numero legale cadde e tutto fu rimandato alla prima seduta utile o, allora si poteva anche ipotizzare, al commissario.
Ora il nodo torna al pettine. In una commissione dalla composizione trasversale sarà testata per la prima volta quella che potrebbe essere ribattezzata la nuova maggioranza d’aula. Quella emersa dal voto di sfiducia. Quella senza Centristi, DR, e mezzo centrodestra, ma con una fetta dei democratici, dei "genovesiani" e dei vari battitori liberi.
Nella commissione di domani, e ma soprattutto nel primo consiglio utile quando ldove la delibera comunque approderà, cosa farà chi ha scelto di far proseguire l’esperienza di Accorinti, la sosterrà? E chi ha chiesto di sfiduciarlo, gli darà addosso a prescindere dal contenuto delle delibere da votare? Cosa di aspetta la giunta dal primo confronto con il consiglio spaccato in due dalla sfiducia?
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