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Tremestieri, aggiudicazione definitiva alla “Coedmar”

Porto Tremestieri, il decreto alla firma di Delrio

L’avvicinarsi della data del voto sulla mozione di sfiducia ha moltiplicato annunci, firme e inaugurazioni a Palazzo Zanca. Fra queste anche quelle che riguardano due grandi opere in agenda da tempo: il PalaGiustizia2 e il porto di Tremestieri. Domani alle 12,45 nel salone delle Bandiere sarà firmato il protocollo grazie al quale saranno investiti 17 milioni di euro per realizzare il satellite di Palazzo Piacentini nello spazio della caserma Scagliosi e trasferire il Distretto militare di Medicina legale in via Bonino in una struttura che era a disposizione della Marina. Un doppio trasloco che passa da quattro firme, quelle che saranno poste domani in calce alle sette pagine del protocollo d’intesa. Non ci sarà il ministro Pinotti, ma le presenze si annunciano comunque qualificate. Con il sindaco Accorinti firmeranno, per la Difesa, il sottosegretario Gioacchino Alfano, per l’Agenzia Demanio, il direttore Roberto Reggi, per il ministero della Giustizia, Gioacchino Natoli, originario di Patti e capo del Dipartimento organizzazione giudiziaria. Con loro il generale Antonino Caporotundo responsabile della struttura di Missione per le dismissioni del demanio militare e il tenente colonnello Luca Andreoli consulente del Ministro della Difesa. Nel pomeriggio poi la riunione esecutiva per dare un programma più specifico all’operazione che dovrà dare 12.000 metri quadri agli uffici giudiziari, chiudendo, in tre anni, l’era degli affitti da 1,2 l’anno sparsi in tutta la città. Saranno rimodulate una decina di palazzine dell’ex ospedale militare mentre i lavori saranno più radicali in via Bonino, dove da una ventina d’anni gli spazi della Marina sono parzialmente inutilizzati.

A proposito di grandi opere attese dalla città, ieri, è stata firmata l’aggiudicazione definitiva dei lavori da 72 milioni di euro alla nuova Coedmar che dovrà costruire il porto di Tremestieri, quello atteso da un decennio. È stato il direttore generale Le Donne a firmare il documento che chiude un capitolo iniziato con una gara del 2010, passato per un ricorso, culminato con il sofferto parere della commissione regionale Lavori pubblici sul progetto definitivo. I tempi per l’avvio del cantiere adesso stringono decisamente. Il prossimo step sarà infatti quello del passaggio delle competenze di stazione appaltante, dal Comune di Messina all’Autorità portuale che raccoglierà il testimone per le ultime incombenze amministrative. A cominciare dall’ottenimento dei decreti di finanziamento di 22,5 milioni di euro da parte di Regione (16 milioni) e Provveditorato Opere pubbliche (6,5 mln). A quel punto si potrà firmare il contratto con la società veneta che avrà 75 giorni per presentare il progetto esecutivo. Nei giorni scorsi la giunta comunale aveva approvato il progetto definitivo della grande opera. I lavori dovrebbero durare 18 mesi a partire, si presume, dalla prossima estate.

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