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"La casa circondariale di Barcellona non offre garanzie di sicurezza"

"La casa circondariale di Barcellona non offre garanzie di sicurezza"

La casa circondariale di Barcellona è inadeguata. In queste condizioni andrebbe subito chiusa. Un giudizio sferzante quello di Sebastiano Bongiovanni e Antonio Solano dirigenti sindacali della Federazione Nazionale UGL Polizia Penitenziaria che hanno visitato l'ex ospedale psichiatrico giudiziario.
"Il Carcere di Barcellona Pozzo di Gotto non funziona, andrebbe ristrutturato per favorire la sicurezza delle donne e degli uomini della polizia penitenziaria nei vari posti di servizio. Se dovesse rimanere in queste condizioni, andrebbe immediatamente chiuso". Nessun giro di parole da parte dei due sindacalisti che denunciano l'esistenza di una situazione drammatica che l'UGL Polizia Penitenziaria non intende tollerare. Secondo il sindacato, i reparti che ospitano i detenuti sono vetusti, non ci sono docce all'interno delle celle ed i poliziotti sono costretti ad effettuare ore di straordinario per la mancanza di personale, ed operare in condizioni disumane e sotto il livello minimo di sicurezza. I segretari Bongiovanni e Solano chiedono di trasferire i detenuti all'interno del terzo reparto che risulterebbe vuoto e ristrutturato, così da favorire la sicurezza. Secondo Antonio Solano, il Carcere di Gazzi, con tutti i suoi problemi, risulta comunque in condizioni migliori rispetto a quello di Barcellona di Gotto. A conclusione della visita i sindacalisti hanno chiesto al Direttore del penitenziario Nunziante Rosania di realizzare tutte le misure prescritte dalla legge per tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei poliziotti che operano nella struttura barcellonese. Il Segretario Nazionale dell'UGL Polizia Penitenziaria Alessandro De Pasquale presenterà una nota al Capo del Dipartimento sulle condizioni del carcere, chiedendo un intervento immediato a tutela della sicurezza del personale e della stessa struttura penitenziaria.

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