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Il porto di Tremestieri resterà chiuso per tre giorni

Il porto di Tremestieri resterà chiuso per tre giorni

Messina

“Rex II” torna a mordere il fondo del porto di Tremestieri. A meno di un mese dal suo ultimo intervento, la motonave della Lmd di Venezia si rimette in moto e per tre giorni il porto a sud resterà completamente chiuso. Approdi inutilizzabili, quindi mezzi pesanti in città, oggi a partire dalle sei del mattino, domani e lunedì fino alla mezzanotte. L’ordinanza della Capitaneria di porto è arrivata ieri pomeriggio e annulla quella precedente che consentiva un utilizzo alternato, in movimento, dei due moli. L’intervento della grande draga si è reso necessario per l’insabbiamento del porto arrivato due fine settimane fa. Una seconda sciroccata arrivata dopo solo un mese dalla precedente che lasciò chiuso il porto per tutto il periodo natalizio. In quest’ultimo caso, invece, un pizzico di buona sorte ha distribuito la sabbia, circa 17.000 metri cubi, in maniera da consentire una quarantina di corse al giorno. E’ probabile che, al di là dell’ordinanza, già lunedì pomeriggio, uno scivolo possa essere utilizzabile.

Ma per il porto a sud, quello vero, quello che dovrebbe anche eliminare il problema degli insabbiamenti, ci sono novità significative. La giunta comunale, infatti, ha approvato il progetto definitivo da 72 milioni di euro. Un atto determinante per l’aggiudicazione definitiva dei lavori alla nuova Coedmar che, da quasi tre anni, aspetta di poter iniziare i lavori dopo aver superato anche la buriana dei ricorsi amministrativi. L’aggiudicazione arriverà già lunedì, chiudendo un capitolo lunghissimo, fatto di mille autorizzazioni (l’ultima quella della Commissione regionale opere pubbliche) e inciampi amministrativi (quasi due mesi per la redazione del verbale dello stesso ufficio dopo la seduta della commissione). Il successivo passaggio sarà quello del passaggio della titolarità dei lavori dal Comune alla Autorità portuale. Un atto che, a lume di ragione, dovrebbe arrivare prima di metà mese. Palazzo Zanca, con l’incognita sfiducia, uscirà di scena e sarà l’Ap a proseguire il cammino recuperando il decreto di finanziamento della Regione (16 milioni) e quello del Provveditorato opere pubbliche. (6,5 mln).(d.b.)

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