Messina

Venerdì 22 Novembre 2024

Milazzo, il mare restituisce
il corpo di Trifilò

Il mare restituisce il corpo di Trifilò

Il mare restituisce sempre i corpi. Un “antico detto” dei pescatori che ieri si è confermato quando c’è stato il ritrovamento, dopo ben 16 giorni, del cadavere del geometra di Terme Vigliatore Concetto Trifilò, 49 anni, dipendente dell’Ufficio tecnico del Comune di Milazzo. E proprio nella città del Capo il corpo dell’uomo è riaffiorato tra gli scogli sottostanti il promontorio di Capo Milazzo, in zona di Sant’Antonio.

Era da poco passato mezzogiorno quando sia da mare, ma anche dalla terraferma, alcune persone hanno contattato la Capitaneria di porto per riferire della presenza di un uomo senza vita sulla scogliera, individuando il punto esatto. Il personale della motovedetta giunta sul posto assieme ad una pattuglia ha avuto conferma della segnalazione e ha iniziato le operazioni di recupero del cadavere, tutt’altro che agevoli visto che l’area era parecchio impervia.

Dopo qualche ora il cadavere è stato posto sulla motovedetta e trasportato sino in porto. Nel frattempo, immaginando, anche sulla scorta dei brandelli di indumenti rimasti che potesse trattarsi proprio di Trifilò, sono stati informati i suoi familiari. Che, giunti a Milazzo, hanno atteso l’arrivo del cadavere, accertando che nonostante il lungo tempo passato in acqua, avesse reso pressoché irriconoscibile il viso, si trattava proprio del loro congiunto.

Concetto Trifilò ha deciso di chiudere il suo rapporto con la vita venerdì 13 gennaio. Dopo aver lasciato sul tavolo di casa una lettera indirizzata a moglie e figlia, nella quale annunciava propositi suicidi, riferendo che nell’acqua del mare avrebbe ritrovato la pace, ha raggiunto la spiaggia di Marchesana, lasciandosi poi avvolgere dal mare in tempesta. Senza esito le ricerche pure immediate della Capitaneria.

Il geometra termese da tempo sofferente, lunedì 16 gennaio - quindi tre giorni dopo la tragedia - sarebbe dovuto partire per Roma per sottoporsi ad un intervento al Policlinico universitario “Gemelli”.(g.p.)

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