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Casa di Vincenzo: prossimo affidamento di sette mesi

magazzini generali

Un affidamento di sette mesi, per garantire un pizzico di stabilità in più alla gestione della “Casa di Vincenzo”, il dormitorio pubblico che accoglie di notte i senzatetto della città. Il bando è pronto, ha assicurato il dirigente alle Politiche sociali, Domenico Zaccone, confrontandosi la scorsa settimana con la Decima commissione consiliare. «La documentazione per la procedura aperta verrà inviata all'ufficio contratti per la pubblicazione - ha annunciato -. Fino ad oggi sono stati garantiti affidamenti di mese in mese, l'ultimo di due, perché non vi erano le condizioni per dare vita ad una gara, si è cosi proceduto ad una scelta diretta del gestore, assolutamente attuabile trattandosi di un servizio dal valore inferiore ai 40 mila euro. E' stato così garantito un tetto a queste persone».

Le cose adesso cambieranno, con un sistema più vantaggioso per il Comune ma probabilmente anche più dignitoso per gli ospiti, perché ad associazioni, società e altre realtà del territorio verrà chiesto di predisporre un progetto attrezzato per l'accoglienza. La spesa preventivata è di 7500 euro mensili, ma verrà scelta la proposta meno dispendiosa. Sono stati stanziati oltre 94 mila euro, altri fondi si cercano a far leva sulla legge quadro 328 nella linea di pronto soccorso sociale, ma anche aderendo a progetti Pon-Fesr sul contrasto alla marginalità. Da migliorare il servizio di riscaldamento in un immobile che, occorre ricordarlo, è stato riadattato e reso agibile anche se precedentemente aveva tutt'altra funzionalità. Si cercherà inoltre di interessare il Dipartimento Manutenzioni per adibire il locale di una caldaia o di uno scaldabagno per permettere agli utenti di lavarsi senza doversi spostare altrove. Si andrà avanti utilizzando brandine, possibilmente in lattice, che non consentono a cimici, tarme e pidocchi di attecchire e riducono gli impegni economici per la pulizia.

Zaccone ha colto l'occasione per ribadire che durante “l'emergenza freddo” è stata fatta ogni cosa per salvaguardare la salute e la vita dei senzatetto, per il tramite delle unità di strada, aumentando il numero dei posti disponibili e perfino aprendo le porte del Comune: «Le iniziative esistono anche se spesso non sono rese note pubblicamente – ha aggiunto -, quello dei senza fissa dimora è un pianeta molto delicato, sono soggetti da capire per il loro vissuto e modo di pensare, serve un'accoglienza diversa e per questo è attiva una rete pubblica-privata che poggia su strutture spalmate sul territorio. Un lavoro senza cartellini, che viene fatto quando il telefono squilla o ci sono emergenze». Nel piano Pon Metro è prevista la ristrutturazione di una parte dei Grandi Magazzini da adibire ad abitazioni temporanee: «Sappiamo che meno di cento mila euro sono solo una goccia nell'oceano della marginalità, ma è un segnale che cerchermo di sfruttare con le forze di cui disponiamo».

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