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La tassa di soggiorno per “pagare” il Natale. È polemica

La tassa di soggiorno per “pagare” il Natale. È polemica

Ma non si dovevano spendere per investimenti strutturali che sviluppassero il settore turistico? Due consiglieri, quello comunale Fabrizio Sottile e quella circoscrizionale Maria Fernanda Gervasi, nutrono molte perplessità su come l’amministrazione comunale abbia gestito il tesoretto di quasi 100.000 euro della tassa di soggiorno che i turisti hanno lasciato in città attraverso i loro pernottamenti.

Nella prima riunione operativa di novembre del laboratorio per lo sviluppo turistico di Messina, chiamato a monitorare, con parere obbligatorio ma non vincolante, l’andamento della riscossione e a proporre soluzioni di spesa dell’introito, si scoprì che c’erano in cassa 180 mila euro di ticket soggiorno che negli ultimi anni non erano stati spesi. «L’Amministrazione – scrivono i due rappresentanti di Forza Italia – ha ritenuto di utilizzare gran parte di questa somma (il 50% sarebbe vincolato al trasporto pubblico di interesse turistico) per “alcune iniziative” nel periodo natalizio. Tutto ciò sebbene il budget destinato ad attività di promozione turistica, servizi per turisti e visitatori e attività di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale -finalità per quali la tassa di soggiorno è stata istituita - sia pari a zero».

La tassa di soggiorno, si legge nel regolamento del 2012, prevede che «il gettito è destinato esclusivamente a finanziare gli interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, gli interventi di manutenzione, fruizione recupero dei beni culturali ed ambientali locali nonché i servizi pubblici locali».

E i consiglieri commentano: «Siamo basiti per l’utilizzo improprio, inopportuno e irrispettoso dei proventi della tassa di soggiorno sia nei confronti di chi paga - i turisti - sia nei confronti di chi ne sopporta indirettamente il costo - gli albergatori . Sono attività di scarso rilievo turistico. Vogliamo chiedere agli albergatori quanti turisti hanno dormito a Messina per il Capodanno? Avevamo chiesto che ci fosse una programmazione equilibrata ed invece alla votazione della deliberà c’era solo l’assessore alla cultura e non quelli al bilancio e al turismo. Un oculato investimento del piccolo gruzzoletto proveniente dalla tassa di soggiorno potrebbe portare a risultati immediati e ben visibili sul territorio (cura del verde, arredo urbano, promozione turistica locale e non, manutenzione fontane, percorsi accessibili) spendere 135.000 euro, di cui 87.000 per iniziative varie (spettacolo di Capodanno e altri show nel territorio) e 48.800 per luminarie, appare assolutamente fuori luogo». Il dipartimento Cultura, sulla vicenda ha precisato che per i 135.000 euro sono stati usati anche fondi di altri capitoli (circa 30.000 euro) e non solo quelli della tassa di soggiorno.(d.b.)

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