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Il Messina alla svolta

Il Messina attende i nuovi soci

Difficile chiedere di più quando alla squadra mancano almeno tre titolari come Rea, Foresta, Nardini e uno, potenziale, come Pozzebon rimasto a scaldare la panchina perché voglioso di cambiare aria. Al clima non sereno hanno contribuito i colpi di scena in società ed una mercato finora da scena muta. I presupposti per una sconfitta c'erano, quindi, tutti ed il 3-1 maturato a Francavilla Fontana, contro la quinta forza del torneo, non sorprende più di tanto. Perso un punto di vantaggio sulla zona play-out, qualcosa che poteva essere messo in preventivo ma da domani sarà vietato sbagliare perché il rischio di fallire la stagione su tutti i fronti è davvero concreto. In particolare si attendono novità sulla cessione delle quote al gruppo capeggiato dall'avvocato Angelo Massone, soluzione che, a prescindere, non convince i tifosi, per il curriculum da brividi del professionista campano, per i programmi e le modalità in ingresso esposte durante la video conferenza di venerdì pomeriggio che, alla fine, hanno sortito un effetto negativo e aumentato il malumore tra i sostenitori. Il gruppo Massone, sostenuto dal presidente Stracuzzi e dal suo vice Oliveri, dovrebbe inviare domani, o al massimo martedì, un acconto prima dell'ingresso ufficiale che dovrebbe avvenire il 10 febbraio, termine indicato proprio dall'avvocato di Pozzuoli. Soldi che dovrebbero servire per agevolare le rescissioni con i calciatori che hanno un lungo contratto ma che non rientrano nei piani come Ionut, Lazar e Bramati. In molti, però, soprattutto all'interno della sodalizio, sono scettici e ritengono che il bonifico non arriverà e per questo motivo c'è anche un piano B. I soci di minoranza e il gruppo palermitano, in tutto cinque persone compresi l'ex presidente del Ribera Ruvolo e il titolare della Demma, Gallina, sono pronti ad intervenire se dovesse saltare la trattativa principale, immettendo liquidità in cambio di una cessione di poteri, e nel lungo periodo anche di quote, da parte del presidente Stracuzzi. Ed il mercato non sarebbe più affidato esclusivamente al direttore generale Enrico Ceniccola, anche lui contestato aspramente, bensì al responsabile dell'area tecnica Pasquale Leonardo. In questo contesto rimane in bilico la posizione di Cristiano Lucarelli che continua a stare zitto più che altro per non dire quello che, di brutto, pensa su tutta questa storia. Se non vedrà fatti concreti, in primis rafforzamento dell'organico e l'acquisto delle tre/quattro pedine richieste da tempo, potrebbe decidere di togliere il disturbo già dopo la sfida casalinga di sabato prossimo contro la Juve Stabia.

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