Difficile parlare di calcio giocato quando l'attenzione è su altri versanti. Ma domani, dopo una lunga sosta, il pallone tornerà a rotolare sui campi di Legapro. E alla ripresa il Messina troverà un osso duro, la Virtus Francavilla, la squadra rivelazione del torneo che punta dichiaratamente ad un posto nei play-off dall'alto di un'organizzazione e di una rosa che si sta dimostrando all'altezza del compito. Il Messina ricomincia dal 14esimo posto, cioè dalla salvezza diretta, e proverà a non vanificare i recenti successi con Vibonese e Reggina che hanno restituito un minimo di serenità sul fronte classifica. Ma le problematiche societarie, le mille polemiche, le contestazioni, legittime, dei tifosi, rischiano di rimettere tutto in discussione. Sulla graticola c'è il tecnico Cristiano Lucarelli che attenderà ancora una settimana prima di decidere cosa fare perché, al di là delle dichiarazioni di facciata, il rischio dimissioni è concreto se non ci sarà, nel frattempo, una svolta, che faccia uscire il Messina dalla lunga impasse in cui è piombato. Sul fronte formazione, certe domani le assenze del difensore Rea, stoppato dall'influenza, del centrocampista Foresta che sta combattendo con la pubalgia e che dovrebbe tornare a disposizione dal match casalingo con la Juve Stabia e quella del difensore Maccarrone, squalificato, ma, da tempo, sul mercato. Gli altri big della squadra, quelli che potrebbero lasciare Messina insieme a Lucarelli, saranno, invece, tutti disponibili, poi toccherà al tecnico livornese deciderne l'eventuale impiego dal primo minuto visto che, ad esempio De Vito e Pozzebon, hanno saltato parecchi allenamenti. Tra i candidati a vestire la maglia da titolare ci sono Mancini, ideale sostituto di Foresta, e Madonia, apparso in forma nell'ultima amichevole sostenuta sul sintetico di Taormina, lo stesso fondo che il Messina troverà domani in Puglia.
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