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Schianto a Falcone,
muore 35enne di Terme

Schianto a Falcone, muore 35enne di Terme

Prima l’urto con un’auto, poi l’impatto contro un muretto laterale alla strada che stava percorrendo e su un palo della pubblica illuminazione, quindi, l’auto, ridotta ad un ammasso di lamiera, si è ribaltata finendo di traverso sulla strada. È la dinamica – naturalmente ancora al vaglio degli investigatori – dell’incidente mortale verificatosi alle 23.45 di domenica scorsa, sulla strada statale 113, in cui ha perso la vita Alessandro De Natale, 35 anni, di Terme Vigliatore. Visto ciò che si sono ritrovati davanti i soccorritori, militari dell’Arma e i vigili del fuoco, con i pezzi di auto sparsi in ogni dove e anche a molta distanza si sarebbe verificato l’impatto, deve essere stato uno scontro terrificante che ha squarciato la notte nel centro tirrenico. L’uomo proseguiva in direzione Messina, a bordo di una “Fiat Punto” e si stava apprestando a raggiungere la parte estrema del paese; giunto nei pressi del rifornimento di benzina “Q8”, dove la via Nazionale “ridiventa” statale, proprio nei pressi dell’uscita del centro urbano, sembra che, per cause ancora in corso di accertamento, si sia “toccato” con una “Fiat 500”, con a bordo quattro ragazze, che andava nella stessa direzione di marcia. E mentre quest’ultima auto ha riportato pochi danni e nessuna conseguenza per le ragazze, la “Punto”, a seguito dell’impatto, ha perso con ogni probabilità aderenza sull’asfalto; prima è andata a sbattere contro un muretto laterale e poi contro un palo della luce, che è precipitato sull’asfalto. L’auto, dopo un lungo “volo”, ha finito la sua tragica corsa completamente capovolta e di traverso sulla carreggiata. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 del vicino presidio territoriale di emergenza con un’ambulanza; al medico, che subito ha cercato di sincerarsi delle condizioni dell’uomo, non è rimasto altro che constatare il decesso del trentacinquenne, rimasto incastrato nelle lamiere della sua auto. Le operazioni di recupero del corpo, considerato che l’auto era capottata, sono apparse subito difficoltose e per questo motivo è stato chiesto l’intervento del vigili del fuoco del distaccamento di Patti. Giunti sul posto, al comando del caposquadra Marcello Caruso, i pompieri sono riusciti a farsi largo tra le lamiere contorte e a “liberare” il corpo dall’auto. Sul luogo dell’incidente, erano già giunti i carabinieri della locale Stazione, al comando del maresciallo Angelo Floramo e i carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Barcellona. Saranno loro, con tutti gli elementi raccolti sulla carreggiata, ad avviare le indagini e soprattutto a chiarire l’esatta dinamica dell’incidente mortale. Quanto avvenuto ripropone il problema della viabilità e soprattutto della velocità delle automobili in entrata ed in uscita del paese. Attualmente sono in funzione due dissuasori, installati alle parti estreme del centro urbano, ma l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carmelo Paratore, vuole adoperarsi di più. Infatti, nel momento in cui ci sarà autorizzazione della Prefettura, si avrà la disponibilità economica e si potrà far svolgere un corso di formazione ai vigili urbani, sarà acquistato un misuratore di velocità. Questo, insieme alla piena funzionalità dei dissuasori, potrà essere un altro deterrente, in modo che venga mantenuta ridotta la velocità delle automobili

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